Premio Araldo e Alfiere 2024 per celebrare i valori dello sport
La nascita di questa giornata risale al 2013. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 6 aprile come Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace. Riconoscendo, così, il potenziale dello sport nel favorire l’inclusione sociale, la cooperazione e il dialogo interculturale.
Lo sport, infatti, è uno dei pochi linguaggi universali che può superare le barriere culturali, linguistiche e sociali, unendo le persone attraverso valori comuni come il rispetto, la lealtà e la tolleranza.
Lodevole iniziativa del Comitato Sammarinese Pierre de Coubertein
L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo cruciale dello sport nel promuovere la pace e lo sviluppo sostenibile. Lo sport non è solo un mezzo per migliorare la salute fisica e mentale, ma può anche essere utilizzato come strumento per affrontare sfide globali come la povertà, l’insicurezza alimentare, la discriminazione e i conflitti.
In molte parti del mondo, lo sport viene utilizzato con successo per integrare i giovani marginalizzati. Si offre loro l’opportunità di apprendimento, crescita personale e inclusione sociale.
Programmi sportivi comunitari, come quelli promossi dalle organizzazioni non governative e dalle istituzioni pubbliche, forniscono uno spazio sicuro e inclusivo. Qui i giovani possono sviluppare competenze di vita essenziali come il lavoro di squadra, la leadership e il rispetto reciproco.
Lo sport, inoltre, può essere uno strumento efficace per promuovere la salute e il benessere. L’attività fisica regolare contribuisce non solo a migliorare la salute fisica, ma anche a ridurre lo stress, migliorare l’autostima e promuovere un senso di appartenenza e identità. Questo è particolarmente importante nelle comunità colpite da povertà e violenza, dove lo sport può offrire un’alternativa positiva alle strade.
Tuttavia, per massimizzare l’impatto dello sport nello sviluppo e nella pace, è fondamentale garantire l’accesso equo e inclusivo allo sport per tutti, indipendentemente dal genere, dall’età, dall’origine etnica o dallo stato socio-economico. Questo richiede investimenti nelle infrastrutture sportive, nell’istruzione fisica nelle scuole e nell’accesso a programmi sportivi nelle comunità svantaggiate.
In questa ottica il Premio del Comitato Sammarinese. Nell’anno in corso, sarà conferito ai ragazzi della terza C, della Scuola Media di Serravalle. I giovani studenti, infatti, nel loro “MANIFESTO” intitolato “ LO SPORT CHE UNISCE” hanno saputo interpretare questi valori.
Con gesti di amicizia, cooperazione, inclusione e Fair Play, affinché le diversità non diventino mai barriere. Un obiettivo che tutti, insomma, dovrebbero perseguire, per un mondo migliore.