Sono in sciopero i bancari della Repubblica di San Marino, oggi 27 dicembre 2023. Per i sindacati, sul piede di guerra, un segnale forte da tenere finalmente in considerazione.
Almeno 350 lavoratori del settore bancario, stamattina 27 dicembre, hanno incrociato le braccia, provocando non pochi disagi ai clienti delle banche che sono restate chiuse.
Una agitazione forte, nonostante il periodo delle feste natalizie, che per i sindacati rimarca un sentore forte di chi non può più apsettare. Non si escludono, infatti, ulteriori iniziative.
Banche chiuse nella Repubblica di San Marino e braccia incrociate
Uno sciopero di massa ha visto partecipi, stamane 27 dicembre 2023, nella Repubblica di San Marino tutti i lavoartori del settore bancario. Almeno 350 dipendenti, bancari, non hanno presieduto il proprio posto dil avoro per portare avanti il proprio braccio di ferro. Una trattativa che, vista la forte agitazione, ancora stenta a decollare.
La vertenza riguarda il rinnovo dei contratti, una attesa che dura, oramai, da 13 anni e che ha portato tutti i sindacati sul piede di guerra. Unite le sigle sindacali ed anche i lavoratori nel chiedere un adeguamento del contratto. Condizione questa che manca da troppo tempo.
Le richieste sono, come sempre accade in ogni trattativa, economiche con i lavoratori che chiedono di poter recuperare il proprio potere d’acquisto con degli sitpendi, finalmente, adeguati a quelle che sono oggi le condizioni economiche generali.
Lo scipero di oggi, deciso durante l’assemblea con i sindacati tenutasi al Multieventi è una chiara risposta ad Abs e Anis. I sindacati hanno voluto mostrare i propri muscoli ritenendo la vertenza non più rinviabile. Cosa che invece avrebbe avuto intenzione di fare l’Associazione bancaria.
I sindacati chiedono risposte immediate
Quest’ultima, infatti, non escludeva l’incontro tra le parti per trovare una mediazione ma, viste le vacanze natalizie, con una lettera aveva dato disponibilità ad incontrarsi al termine di queste ultime. Cosa non digerita affatto, a questo punto, dai sindacati e dai lavoratori che, con una larghissima maggioranza hanno optato per la mobilitazione e lo sciopero di stamane.
Non è bastata, quindi, l’apertura dell’Associazione Bancaria, per trovare un accordo di rinnovo “equilibrato, sostenibile e che tenga conto dell’attuale contesto”. Per i sindacati ed i lavoratori l’accordo va trovato immediatamente. A testimonianza che i bancari non possano più aspettare e tollerare ulteriori rinvii lo conferma, per si sindacati, l’ampia mobilitazione di stamattina che, nonostante le feste natalizie, ha riscontrato la piena adesione.
Gianluigi Giardinieri (vice segretario generale Cdls con delega per le banche), Matteo Missiroli (funzionario Federazione Servizi Csdl) e Marco Santolini (segretario Federazione servizi e commercio Usl) sono stati chiari nelle loro dichiarazioni. Occorre trattare immediatamente. Per i rappresentanti sindacali, infatti, l’Associazione Banciaria avrebbe sempre un motivo per rinviare qualsiasi tipo di trattativa.
Tra l’altro in maniera unanime i sindacati non escludono ulteriori iniziative e mobilitazioni fino a che non ci sarà un tavolo di trattative. Tavolo in cui dovrebbero sedere una delegazione di Abs e un rappresentante per ogni istituto.
Tra le principali rivendicazioni dei circa 350 dipendenti delle quattro banche sammarinesi, ci sono innanzitutto il recupero del potere d’acquisto del proprio stipendio. Tredici anni di attesa in cui una tantum non è più tollerabile per i sindacati.