Il 27 novembre il Comitato Nazionale Sammarinese Fair Play ha inaugurato la panchina rossa a Borgo Maggiore. L’iniziativa contro la violenza sulle donne.
L’installazione delle due panchine rosse, simbolo della lotta contro la violenza perpetuata ai danni della donna, ha riscosso un ottimo successo non solo da parte del genere femminile.
Le notizie che, purtroppo, quasi giornaliermente coinvolgono donne vittime di violenza o vittime di femminicidio, addirittura, non possono lasciare più indifferenti.
La panchina rossa un monito contro ogni violenza
Il Comitato Nazionale Sammarinese Fair Play, nell’ottica del suo impegno quotidiano, si è fatto promotore di una iniziativa simbolica che, però, racchiude un ricco e profondo significato quale è appunto la panchna rossa. Nella società moderna sono troppo ricorrenti gli episodi di violenza nei confronti delle donne. Le vittime di femminicidio raggiungono cifre enormi ogni anno che passa. L’omicidio ultimo di Giulia Cecchin potrebbe e dovrebbe essere, per come si è consumato, l’ultimo atto in grado di scuotere le coscienze e fare in modo che non si irpetano mai più orrori simili.
La speranza ha sempre bisogno di un simbolo. In questa ottica l’installazione delle panchine rosse di Borgo Maggiore, può essere un faro per tutte quelle donne che, spesso, subiscono in silenzio una violenza e, forse, spesso, non rirescono nemmeno a riconoscerla come tale.
Un monito per dire basta alla violenza sulle donne, qualunque sia la forma dietro quale si cela, un monito per dire basta alla violenza di genere e a tutte quelle forme di discriminazioni sessiste o di limitazione della libertà. Il Comitato Nazionale Sammarinese Fair Play (CNSFP), con lo spirito che da sempre lo contraddistingue, ha dato vita all’iniziativa, ormai, annuale sotto l’alto Patrocinio degli Eccellentissimi Capitani Reggenti, con il Patrocinio della Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, il Patrocinio della Giunta di Castello di Borgo Maggiore.
Una iniziativa densa di significato quella del Comitato Nazionale Sammarinese Fair Play
L’evento introdotto dal Vice Presidente CNSFP Maria Rita Morganti alla presenza del Segretario di Stato per la Sanità Mariella Mularoni, del Capitano di Castello di Borgo Maggiore Barbara Bollini, del Presidente Soroptimist Single Club San Marino Monica Michelotti, del Presidente SUMS Femminile Orietta Ceccoli, del Dirigente Medicina Territoriale Agostino Ceccarini, del Presidente CNSFP Gian Battista Silvagni, Riccardo Venturini e cittadini, ha significato un momento forte di risposta di tutta la collettività.
Solo attraverso l’impegno quotidiano di una intera collettività, infatti, si può invertire la rotta e fermare questa follia. Il 27 novembre, o anche il 25 novembre giornata contro il femminicidio, quindi, non è il mero gesto simbolico o un impegno formale ma, bensì, un imegno concreto forte.
In una lotta simile conta ogni gesto, conta ogni parola. Non a caso femminicidio è il termine utilizzato in questi casi. Come diceva la scrittrice Michela Murgia, infatti, femminicidio non indica il sesso della vittima ma, piuttosto, il motivo per cui è stata ammazzata.
Il CNSFP, proprio per queste ragioni, ci tiene a sottolineare nel proprio comunicato stampa cosa significhi violenza sulle donne sottolineando come questa racchiuda: “Qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvenga nella vita pubblica che in quella privata”.
Per il Comitato Sammarinese occorre trovare il coraggio per dire basta e cambiare senza se se senza ma laddove serve. Sotto la lente di ingrandimento, quindi, il sistema educativo alle radici, le resposanbilità delle famiglie, il ruolo cardine dello sport recperando il concetto di presidio del territorio con tutto ciò che questo comporta.