Dopo tanto aspettare, finalmente la stagione fredda è arrivata. Certo, non in tutta Italia allo stesso modo, ma è arrivata.
Ed ecco che, qui, inizia il dilemma che ci porta, anche, a guardare non solo nelle nostre tasche, ma soprattutto alla bolletta di luce e gas: accendere o meno i termosifoni?
E se sì, a che temperatura e per quanto tempo? Cerchiamo di capire meglio insieme.
Termosifoni: come accenderli e quando?
L’accensione dei termosifoni in casa ci porta, anche, davanti ad un dilemma che, troppo spesso, specie in quest’ultimo anno, a causa anche delle varie guerre scatenatesi in Europa e ai suoi confini, siamo costretti a porci: quanto ci cosano? Conviene sempre accenderli o, alcune volte, sarebbe anche meglio ricorrere a quelli che erano “i vecchi metodi di riscaldamento delle case”?
Non sempre si può tornare al vecchio braciere, in quanto i fumi del carbone fanno anche male alla nostra salute. Allora che fare? Scegliere di tenerli accesi per tutto il giorno, o provare l’accensione ad intermittenza, magari ad orari cadenzati?
Tante domande alle quali è necessario dare una risposta. Partiamo dal presupposto che, ormai, in quasi tutte le case, sono presenti le caldaie e che, quindi, portano il riscaldamento con i termosifoni per tutta la casa. Dall’altro lato, però, è necessario quanto giusto, anche capire quanto ci costa tutto questo. Basta avere piccoli accorgimenti, per una casa sempre riscaldata spendendo poco.
La caldaia, collegata ai termosifoni presenti in casa, produce acqua calda e la manda direttamente ai radiatori. Questi, una volta riempiti di acqua calda, si riscaldano e lo fanno anche per l’ambiente circostante. Si pensa, logicamente, che accendere i termosifoni soltanto nelle ore serali oppure nelle ore più fredde per dare un po’ di calore alla casa, vorrebbe dire poco consumo. Ma in realtà, non è così.
Ecco come accendere la caldaia
Anche l’accendere e lo spegnerli (stessa cosa vale per il condizionatore), significa un grande impiego di energia e un conseguente costo abbastanza salato nella bolletta. Inoltre, c’è il rischio di danneggiare la caldaia per lo sbalzo di temperatura.
Allora come risolvere questo problema? La cosa più ovvia sarebbe quella di lasciare accesi i termosifoni costantemente in inverno ad una temperatura bassa. E, solo nelle giornate particolarmente fredde, alzare la temperatura di 1 o 2 gradi. In questo modo, la caldaia lavorerà al minimo sforzo e la casa resterà sempre ad una temperatura mite.
Così come anche le mura saranno sempre calde e non si rischiano picchi dannosi per le apparecchiature e per il portafoglio.