Ci hanno sempre che la pasta fa ingrassare, soprattutto se mangiata la sera. Ma siamo sicura che sia proprio così?
C’è chi non riesce a rinunciare, ogni giorno, ad un buono e sano piatto di pasta. Fa bene o fa male? È un rischio per la salute? Per questo motivo, la risposta deve essere data da un esperto.
È uno degli alimenti principe della nostra tradizione culinaria e, prima di condannarlo a priori, è necessario conoscerlo un po’ meglio.
La pasta: quando mangiarla?
Davvero dobbiamo condannare la pasta nel limbo di quegli alimenti che fanno male e che fanno ingrassare? Non del tutto. Sì, è uno degli alimenti principe e, forse, fra i più buona di tutta la nostra tradizione culinaria. Ma, prima di tagliarla totalmente dalla nostra alimentazione, è bene conoscerla meglio e a fondo.
Partiamo dal presupposto che contiene il triptofano, un aminoacido che l’organismo utilizza per sintetizzare ormoni e neurotrasmettitori alleati del buonumore. Poi, se al concetto che la pasta aiuta il benessere ed il buonumore, ci aggiungiamo il condimento (che sia esso sugo di pomodoro, di pesce o qualsiasi altro vogliamo), la cosa diventa ancora più difficile. Come si può rinunciare alla pasta?
Studi recenti hanno analizzato che, solo in Italia, ciascuno di noi consuma ben 23 kg di pasta ogni anno. Ma è bene mangiarla solo a pranzo, o è cosa buona anche a sera? A questo risponde un’esperta: “Ci sono tre buoni motivi per cui mangiare la pasta e, al tempo stesso, prestare attenzione: le quantità, i condimenti e il bilanciamento del piatto dal punto di vista nutrizionale” – spiega.
Fa ingrassare oppure no?
Partiamo dal fatto che la pasta può esser consumata ogni giorno, a patto che sia in quantità moderata e con un giusto condimento: “Apporta innanzitutto carboidrati complessi, nutrienti essenziali che l’organismo utilizza per ricavare energia” – spiega la dottoressa Galiazzo, nutrizionista.
E quando ci dicono che la pasta fa ingrassare? Ci sono diversi studi a riguardo, uno di questi afferma che “le persone che mangiano regolarmente la pasta hanno un indice di massa corporea inferiore che è associato a un rischio minore di insorgenza di malattie”.
In ultimo, lo dicevamo all’inizio, la pasta aiuta il buonumore: “I carboidrati presenti nella pasta insieme alle vitamine del complesso B e al triptofano […] sono capaci di favorire il rilassamento” – spiega la nutrizionista.
E a chi condanna il consumo di pasta a cena, l’esperta afferma che, invece, la si può mangiare, a patto che non si abbiano problemi di sonno, come ad esempio il fatto di averla condita con qualcosa di salato, il che ci costringe ad alzarci spesso nel cuore della notte a causa della sete.