Si è sempre detto: i gatti hanno una marcia in più (e non solo 7 vite). Ma in cosa sono “di più” rispetto all’uomo? Cos’è che li diversifica da noi?
Se, da un lato, il cane è il miglior amico dell’uomo, dall’altro lato il gatto sa di essere molto più intelligente dell’uomo. E lo dice la scienza.
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Tanto che il cervello dei nostri amici felini risulta esser migliore del nostro. Possibile? Vediamo insieme.
Le mille qualità di un gatto
I gatti: non solo perfetti compagni di casa ma molto più intelligenti di noi umani. Prima si pensava che il cane fosse intelligente, tanto da capire il suo padrone con uno sguardo, cosa che il gatto non farebbe. Ma in realtà così non è: i gatti hanno guadagnato posizioni in merito e l’intelligenza l’hanno acquisita e come.
È stato studiato, infatti, che i gatti pensano, sognano e ricordano soprattutto e sono anche capaci, se opportunamente ammaestrati, di svolgere mansioni complesse. Stando ai più moderni studi, infatti, il cervello dei gatti sarebbe molto simile a quello umano per struttura e funzione e, a dirlo, è il “New Scientist”.
Alcuni esperimenti condotti sia sui cani che sui gatti hanno dimostrato che, sebbene il cervello dei gatti sia più piccolo in dimensioni, in realtà possiede il doppio dei neuroni rispetto a quello dei cani. I gatti possiedono circa 200 milioni dir recettori olfattivi, ed hanno, anche, la capacità di prevedere gli attacchi di epilessia e i cambiamenti del tempo.
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Il cervello di un gatto è più sviluppato di quello che sembra
Ma non finisce qui. Le doti del gatto aiutano anche l’uomo, basti pensare agli effetti terapeutici delle fusa. L’amicizia e la vicinanza di un gatto fa bene soprattutto alle persone sole e agli anziani. Ma i risultati degli studi dimostrano, anche, che nelle fusa ci sono forti poteri curativi e di giovamento alle persone che soffrono di reumatismi. Le fusa vibrano tra 1,5 e 6 gigahertz, la stessa frequenza utilizzata nelle terapie dell’artrite.
Per chi, invece, soffre di pressione alta, semplicemente accarezzare il proprio micio serve a diminuire il ritmo cardiaco. Lo studio ha, inoltre, approfondito che l’uomo comprende prima il linguaggio di un gatto intavolando con lui una vera e propria conversazione. Dall’altro lato, i felini hanno dimostrato di avere elevate doti di apprendimento, una capacità che si è rivelata utile specie a chi è portatore di handicap, poiché i loro amici a quattro zampe arrivano anche ad essere capaci di effettuare mansioni domestiche.
In ultimo, se soffrite di insonnia, la vicinanza di un gatto costituisce uno dei più potenti sonniferi naturali.