Sono il simbolo del capoluogo emiliano e sono, anche, fra i due monumenti storici più alti. Stiamo parlando delle Torri di Bologna.
La torre degli Asinelli e la torre Garisenda sono, da qualche tempo, sorvegliate speciali a causa dell’aumento delle oscillazioni di una delle due, tanto che il comune ha anche posto limitazioni di traffico proprio in quella zona.
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Cosa sta succedendo, in particolare, alla torre Garisenda? Cerchiamo di capire insieme.
Bologna, attenzione alle torri
La città di Bologna e i loro simboli, le sue torri, fra le più alte dei monumenti presenti in città. La torre degli Asinelli e la sua “dirimpettaia”, la torre Garisenda, negli ultimi tempi, sono diventate delle sorvegliate speciali in particolare per la loro stabilità.
Particolari strumenti sono stati posti, specie, per la torre Garisenda, a causa di un aumento delle oscillazioni, come gli stessi strumenti hanno rilevato. Bisogna specificare che, entrambe le torri di Bologna sono pendenti: quella degli Asinelli è alta 97 metri mentre l’altra, invece (si fa per dire) solo 48 metri. La Garisenda, però, risulta essere più pendente a causa del cedimento del terreno di fondazione.
Quest’ultima, infatti, è stata costruita intorno al 1109. All’inizio, era alta 60 metri, ma proprio per la sua pendenza, successivamente, nel 1353, fu abbassata di 12 metri, arrivando ad essere i suoi 48 metri come la conosciamo ancora noi adesso. Sono anni, però, che sia la Soprintendenza che il comune di Bologna osservano le oscillazioni e i movimenti di entrambe le torri e, dal 2018, ne è nato anche un comitato tecnico scientifico per aumentare i controlli e le valutazioni sui dati ottenuti circa i movimenti e le oscillazioni che riguardano le due torri.
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Particolari oscillazioni da osservare
Negli ultimi mesi, però, gli strumenti specifici hanno aumentato le segnalazioni: rumori anomali, oscillazioni, vibrazioni, piccoli spostamenti. Non sono segnali di anomalie evidenti, si tratta di movimenti di pochi millimetri, ma che sono comunque significativi per un edificio così delicato.
Dalla scorsa settimana, infatti, è stata la stessa soprintendenza a chiedere al comune di tutelare, quanto più possibile, la torre stessa. Il comune è, così, intervenuto con le limitazioni di traffico nella zona intorno alle torri e, fino al prossimo 27 ottobre, resterà chiusa piazza di Porta Ravegnana e via San Vitale nel tratto da via Zamboni a via Rizzoli. Anche gli autobus cittadini che, prima transitavano per queste zone, saranno deviati.
La limitazione di traffico nell’area circostante le torri, permetterà agli strumenti di analizzare al meglio tutte le oscillazioni e i movimenti possibili. Il comune di Bologna ha previsto, anche, che alcuni tecnici di ditte specializzate, salgano in cima alla torre degli Asinelli per delle misurazioni più accurate.