Questa volta si fa sul serio ai Campi Flegrei, perché il terremoto sta facendo davvero paura. Ecco quali sono i piani del Governo.
Un piano di evacuazione è stato progettato per esser attivo già entro i prossimi 3 mesi. Intanto continuano i controlli sulle aree sismiche della zona.
Un piano fatto di ben 4 punti. Vediamo insieme in cosa consiste nel dettaglio.
Campi Flegrei: la decisione del Governo
Un piano di emergenza che si suddivide in 4 punti. Questo è ciò che è stato deciso, nel decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri per la situazione “sisma nel Campi Flegrei”. Il provvedimento è stato creato nell’ipotesi di un esodo della popolazione di quella zona, nel caso in cui il sisma diventi sempre più forte e, dall’altro lato, anche di pericolo per la popolazione stessa.
Il bradisismo, ovvero il lento fenomeno di sollevamento o di abbassamento di suolo dovuto alle vicine attività vulcaniche è ciò che maggiormente sta preoccupando. Ad approvare il decreto legge è stato ieri sera, alle 21, lo stesso Consiglio dei Ministri.
Il ministero della Protezione Civile ha, inoltre, anche dichiarato che “sono previste risorse per complessivi 52,2 milioni di euro da dedicare fra i vari capitoli alla verifica delle funzionalità di infrastrutture di trasporto e servizi essenziali, analisi delle vulnerabilità delle zone edificate, pianificazione speditiva di emergenza e potenziamento della Protezione civile” – si legge nella bozza di decreto.
“L’impegno di spesa a copertura del provvedimento è di 52,2 milioni di euro, tutte risorse finanziarie approntate dallo Stato, dal governo. Abbiamo chiesto alla Regione Campania che però ha deciso di non partecipare, ha ritenuto di non doverlo fare, speriamo nelle prossime settimane cambi idea” – ha dichiarato il Ministro Musumeci – “L’obiettivo del Governo è quello di continuare a lavorare sempre meglio per le emergenze ma al tempo stesso di passare a una seria prevenzione. Conviene intervenire laddove possibile per evitare che l’emergenza assuma contorni e proporzioni diverse”.
Il decreto legge in 4 punti
Il provvedimento prevede un piano di evacuazione da mettere a punto per i prossimi 3 mesi. Entro 90 giorni dalla data del decreto, infatti, bisogna elaborare “uno specifico piano speditivo di emergenza per il territorio interessato, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e contenente le procedure operative da adottare in caso di recrudescenza delle fenomeno del bradisismo” – si legge.
Tutte le eventuali esercitazioni da mettere in campo saranno testate direttamente dalla stessa Protezione civile. Il piano si compone di quattro punti: uno studio di microzonazione sismica; un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata; un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica; un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.
In particolare, è che già da oggi, si darà l’avvio alle prove d’evacuazione negli ospedali di Giugliano, Frattamaggiore e Pozzuoli dove verranno effettuati dei pre-test di sovraffollamento in caso di forti terremoti del bradisismo. Poi la settimana prossima ci saranno le simulazioni dell’evacuazione degli ospedali stessi.