Shpalman, il suo gesto è rivoltante e disgustoso | Ecco chi vuole colpire, assurdo

Pensavamo di averle viste proprio tutte, invece, non è assolutamente così. Ecco cosa è successo a Roma e che lascia tutti sgomenti.

Lui si rifà ad un personaggio uscito da una celebre canzone di “Elio e le storie tese”. Avrà preso alla lettera tutto ciò che è descritto nella canzone?

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La cosa curiosa è che continua a compiere azioni del genere e, se a qualcuno può far ridere, ad altri invece proprio no. Vediamo di cosa si tratta.

Una scena…di cacca!

Una scena che ha dell’assurdo ma che è successa ancora una volta. Quando la si racconta fa sorridere, e anche molto, ma in realtà è qualcosa di davvero disgustoso. Lo hanno anche più volte denunciato per molestie, ma lui continua a girare indisturbato, e non solo a “molestare” le persone. Lui è un cittadino italiano, si chiama A.G. ed è nato nel 1972.

E fin qui nulla di straordinario, se non fosse che, a Roma, è conosciuto con il nome di Shpalman, nome che riprende una canzone di Elio e le storie tese. Il suo modo di operare è alquanto curioso, ma al tempo stesso criminale, ovvero quello di lanciare feci in faccia alle persone o a chiunque passi lungo il suo cammino.

La storia di quest’uomo è vera. Già nel 2012 era stato denunciato e, da quell’anno, lunga è la sfilza di segnalazioni a suo riguardo: molestie ad una donna al quartiere Testaccio, imbrattamenti…ma alla fine, nonostante tutte le denunce ricevute, ne è uscito sempre pulito con la legge. Possibile? Si, e a raccontarlo è proprio una delle sue vittime, in un post su Instagram.

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L’uomo che lancia le feci alle donne

La vittima racconta, infatti, che mentre stava salendo in auto, l’uomo velocemente e furtivamente, lascia “la cacca sul sedile” proprio mentre la vittima sta per sedersi: “Ovviamente tralascio il resto” – continua nel post.

Ma la sua testimonianza non finisce qui: “Andiamo dai carabinieri, denunciamo e, con riconoscimento facciale e telecamere, riusciamo a risalire alla persona. Processo un anno dopo, la cosa assurda davanti al giudice di pace, quindi zero penale. Morale della favola? È passata in cavalleria, credo gli abbiano fatto solo una sanzione, nulla più. Poi dici che uno dovrebbe farsi giustizia da solo”.

La domanda è: questo gesto lo fa con tutti indistintamente? A quanto pare no, poiché l’uomo ha una vera e propria ossessione per le donne e, anche, per quando loro camminano assieme. E “il lancio” arriva soprattutto quando loro sono in macchina o stanno per entrarci.

Riusciranno le forze dell’ordine a metterlo a tacere?

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