Mafia 3.0, addio a coppola e lupara | Ecco il nuovo business

La mafia moderna è un ormai sistema ben organizzato sul piano gestionale ed economico- finanziario.

Guardia di Finanza sempre più impegnata sul fronte mafioso.
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Le indagini ultime della Guardia di Finanza evidenziano come le mafie oggigiorno prediligano i reati fiscali, strumento privilegiato per holding finanziarie di livello internazionale.

Holding mafiose

Il servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata della Guardia di Finanza è un punto d’osservazione privilegiato, nella lotta alla mafia finanziaria: adesso il sistema organizzato opera come una vera e propria holding, attraverso ad una consolidata differenziazione finanziaria, con rami imprenditoriali che si diversificano sempre più.      Il livello “militare”, quello più violento,  è appannaggio dei gruppi minori, che sovente entrano in guerra tra loro per il controllo delle piazze di spaccio di armi e stupefacenti: i gruppi maggiormente strutturati operano su più livelli, invece, cercando la mimetizzazione economica.

Si cerca cioè di passare inosservati, sfuggendo ai radar delle forze dell’ordine e della magistratura: questo processo si è sviluppato ed implementato grazie alle nuove tecnologie, con l’impiego di saperi professionali altamente specializzati. Le mafie del 2023 hanno spostato l’asticella degli illeciti penali verso reati più complessi, come frodi fiscali, riciclaggio denaro, esportazione illecita di beni e valuta internazionale: ben lontani i tempi di coppola e lupara, quando la violenza era ancestrale e ferina.

Infiltrazione epidemica

Un metodo consolidato per infiltrarsi nell’economia reale è quello dell’acquisizione “legale” delle imprese già presenti sul mercato: attraverso l’applicazione sistematica delle pratiche estorsive, la mafia si infiltra nelle dinamiche aziendali. Quando poi l’impresa è “strangolata” a dovere, non riuscendo più ad onorare il debito accumulatosi, l’impresa criminale diventa socia o proprietaria dell’azienda. Operazioni finanziarie e reati fiscali procedono a braccetto: ad esempio, si fornisce agli imprenditori che hanno bisogno di reimpiegare proventi in nero (frutto di evasione fiscale), i servizi dedicati per il riciclaggio, magari sul piano internazionale e transfrontaliero. Difatti, se ai Paesi europei si può chiedere di ispezionare e procedere a verifiche aziendali e contabili nei loro territori, arrivati alla frontiera dei paradisi offshore o della gigantesca Cina, le forze dell’ordine sono costrette ad alzare bandiera bianca. 

Mafia fiscale, senza confini sul piano internazionale. photo web source

Follow the money?

Seguire il denaro non basta più: le mafie di oggi diversificano (si è detto), dunque è necessario un capillare lavoro di ricerca ed incrocio dati; segnalazioni di operazioni sospette, analisi delle banche dati, evidenza di anomalie patrimoniali: attraverso vari canali è possibile comprendere come agisce una moderna organizzazione criminale.

Ormai la finalità del  “vecchio” sequestro dei beni intestati è vanificato de facto: le imprese mafiose utilizzano il leasing finanziario, le locazioni di comodo, hanno le loro contromisure, sempre più sofisticate, con fior di professionisti a libro paga.

Bastano adesso un computer e un server da poco più di duemila euro per spostare ingenti flussi di denaro “virtuale”, per ricevere pagamenti dall’estero, per fatturare illecitamente, a fronte di contratti fittizi, etc. Si tratta sovente di “operazioni siringa”, società “cartiere”,  che dopo aver operato, vengono fatte fallire. Non a caso i reati fallimentari viaggiano sugli stessi binari di quelli fiscali, con le imprese di comodo che oltre ai creditori, non pagano un solo quattrino di tasse.

Una cosa è certa, nella lotta alla mafia: le associazioni criminali di domani saranno sempre più avanzate, agguerrite e complete, sia sul piano tecnologico che finanziario. La sfida continua.

 

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