Caro affitti, una piaga italiana | Ecco chi specula

Da cosa dipende il caro affitti che sta colpendo da diverso tempo le città italiane? Non c’è solo l’aumento dei costi dietro al diffondersi di questa nuova tendenza.

Affitti
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L’Italia è il bed & breakfast d’Europa: chi ha un appartamento di proprietà in città preferisce affittarlo a turisti, piuttosto che a studenti o famiglie.

B&B per tutti o quasi

Dal Nord al Sud della Penisola sono oltre 600mila gli appartamenti adibiti a bed and breakfast: da una lato l’economia gira, si attirano turisti, l’indotto lavora; dall’altro, lo scotto maggiore, il rovescio della medaglia, è pagato da chi vorrebbe affittare per sè o la propria famiglia, per esigenze di vita o di studio. Prezzi alle stelle, più ci si avvicina alle zone del centro città, peggio va per il portafoglio: metropoli trasformate in alberghi ad ore, un viavai continuo, affitti impossibili, stress da locazione, e giù di lì.

Ecco allora le contrapposte fazioni: da una parte, studenti in tenda contro gli affitti alle stelle, la classe media che non riesce ad accedere al mercato delle compravendite, qualche sindaco contrario al caos turistico incontrollabile. Dall’altra, abbiamo i locatori,  per un settore dall’indotto miliardario: a tacere delle varie piattaforme digitali,  dei property manager che gestiscono decine di immobili, dei piccoli proprietari attaccati alla pigione perchè unica fonte di reddito.

Mercato selvaggio degli affitti

Finora non si è fatto quasi nulla per regolare il fenomeno dei fitti para-alberghieri, l’Italia è uno dei pochi paesi dove (letteralmente) si lascia via libera alla “mano invisibile” del mercato: come dire? Travolti dal solito dilettantismo normativo, ci si è lasciati travolgere dagli eventi senza provare a governarli. In Europa le cose vanno decisamente meglio: da Barcellona ad Amsterdam, da Berlino a Parigi, si sono adottate regole stringenti, meccanismi di licenza, tetti al numero di notti vendibili, etc.

Caro affitti
Caro affitti – Photo web source

E non possiamo certamente affermare la marginalità del fenomeno: parliamo di 600mila immobili, sparsi tra portali online, affitti in loco, passaparola, agenzie viaggi, caravanserraglio ingovernabile per turisti moderni all’assalto delle città.

Al turista, conviene

Perché quest’impennata dei B&B? Il fattore scatenante è la maggior convenienza a locare: il turista rende di più rispetto alla tradizionale famigliola italica. Nelle principali città turistiche, Roma, Napoli, Venezia, Firenze, si possono incassare (per un appartamento di 65 mq) circa 26 mila euro annui per un bed&breakfast, rispetto ai 10 mila per una locazione tradizionale (al lordo delle tasse, con cedolare secca).

Ovvio che gli affitti turistici non siano l’unica e sola causa dell’emergenza casa nelle nostre città , che si spopolavano anche prima di piattaforme e affittacamere, ma il fenomeno rimane comunque preoccupante: rischiamo, di questo passo, di trasformare i nostri centri storici in villaggi turistici a cielo aperto.

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