Dopo 50 anni di carriera a Giancarlo Giannini verrà conferito un riconoscimento importante: la stella sulla Walk of Fame. L’attore spezzino così ha colto l’occasione per lanciare una stoccata al Festival del Cinema di Venezia.
In un videomessaggio inviato per l’inaugurazione dell’ottava edizione del Filming Italy Los Angeles FestivalGiannini si è detto “intimidito dal ricevere la stella a Hollywood. Sono stato più volte negli Stati Uniti con i film ai quali ho preso parte. Abbiamo avuto un buon successo”. E aggiunge scherzando: “Io ho avuto una nomination all’Oscar per Pasqualino Settebellezze, ma la stella penso sia più importante. Io così sono per il pubblico una star per sempre”.
Giancarlo Giannini: una carriera lunga e variegata
Quella di Giannini è una carriera che dura da 50 anni. Ha esordito ad appena 18 anni in teatro e con registi di un certo spessore. Fu infatti diretto da Patroni Griffi, Menegatti e Zeffirelli e recitò con Anna Magnani. Poi arrivano la TV (prese parte, ad esempio, nel ruolo di protagonista allo sceneggiato “David Copperfield”) e il cinema
Fortunato fu il sodalizio con l’indimenticata Lina Wertmüller e famosissimi i film in cui lavorarono insieme: “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, “Pasqualino Settebellezze”, “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici”, “La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia”.
Ma l’elenco di registi famosissimi coi quali Giannini ha lavorato è lungo. Tra i tanti citiamo Visconti, Monicelli, Nanni Loy (che lo diresse in quel piccolo gioiellino che è “Mi manda Picone” che valse a Giannini il David di Donatello come miglior attore protagonista) e anche Tinto Brass per l’Italia, per l’estero Francis Ford Coppola e Ridley Scott. Ha anche preso parte a due episodi della saga di 007 nei panni dell’agente segreto Renè Mathis.
Nella sua lunghissima carriera non marginale è stata la sua esperienza da doppiatore. Ha infatti prestato la sua voce a grandi attori come Al Pacino, Jeremy Irons, Jack Nicholson, Dustin Hoffmann, Gérard Depardieu. Sua è la voce di Carl Fredricksen nel film di animazione “Up“. Ha anche doppiato un personaggio del videogioco Call of Duty.
Tanti riconoscimenti…tranne uno – La stoccata contro Venezia
Giancarlo Giannini non ha mai ricevuto un Leone d’Oro a Venezia ma nel corso degli anni i riconoscimenti non sono mancati. Nel 1973 vinse il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes con “Film d’amore e d’anarchia”. Ha vinto sei David di Donatello, sei Nastri d’Argento (tra i quali uno come miglior doppiaggio maschile per “Carlito’s way“) e cinque Globi d’Oro. Ha anche ricevuto la già citatanomination all’Oscar per “Pasqualino Settebellezze”.
Con ironia e un pizzico di rammarico il grande attore ha quindi concluso riguardo al conferimento dell’ambita impronta lungo la strada delle stelle a Hollywood: “A Hollywood mi danno questa stella, a differenza di Venezia dove non mi hanno dato neanche un gatto nero”.
Il Filming Italy
E’ una manifestazione ideata e diretta da Tiziana Rocca realizzata con l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e in collaborazione con Associazione Produttori Audiovisivi, per la promozione di opere e artisti italiani all’estero che si terrà dal 28 febbraio al 3 marzo 2023 . Il Festival, che quest’anno è stato dedicato alla memoria di Gina Lollobrigida, quest’anno sarà ricco di eventi.
Ci saranno delle interessanti masterclass (tra i tanti ci saranno lo stesso Giannini, Sabrina Impacciatore, Antonio Albanese, Walter Veltroni) e la proiezione di ben 60 film, alcuni classici come “La voglia matta” altri più recenti, come “Nostalgia” e ci saranno anche degli inediti. Nell’ambito di questo Festival a Giannini il 3 marzo verrà conferito un Premio alla carriera mentre il 6 marzo riceverà la sua stella sulla Walk of Fame.
