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2 agosto 1980: la strage di Bologna | Fra le vittime anche un cittadino di San Marino

Una strage che nessuno mai dimenticherà, quella del 2 agosto del 1980. Un attentato di matrice neofascista che provocò la morte di 85 persone.

Sono le ore 10.25 e alla stazione di Bologna c’è il solito caos, di gente che arriva e parte. Una bomba ed una deflagrazione e la morte che invade tutto. Sono passati 44 anni da quella terribile giornata e, fra le vittime, c’era anche un cittadino di San Marino.

Si chiamava Pietro Galassi. Perché si trovava lì in quel momento? Scopriamo insieme la sua storia.

Quel 2 agosto che cambiò l’Italia

Una giornata che portò solo morte, disperazione e distruzione. Ovunque il pianto e il lamento di un qualcosa che nessuno mai s’aspettava potesse accadere. Siamo alla stazione di Bologna, in orario di punta: sono le ore 10.25 ed è il 2 agosto. Una stazione che si riempie di cittadini che vanno e vengono da lavoro e non solo, ma anche di turisti e di coloro che stanno partendo o tornando dalle vacanze.

Un ordigno contenuto in una valigia abbandonata e l’esplosione. Il bilancio è quello di 85 morti e più di 200 feriti. Si tratta di uno degli atti terroristici più gravi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. A 44 anni di distanza da quel 2 agosto del 1980, la città di Bologna non dimentica le sue vittime.

E, come ogni anno, il comitato e le associazioni delle vittime del 2 agosto si sono riunite, alle ore 10.25 proprio nel luogo della strage. Una strage di matrice neofascista, un’esplosione che investì in pieno il treno Ancona – Chiasso, transitante anche per Bologna. La sentenza definitiva per le condanne è arrivata solo il 23 novembre del 1995.

Pietro Galassi

Fra le vittime anche un cittadino di San Marino

Non ci sono solo i condannati per la strage materiale (all’ergastolo quali esecutori dell’attentato, sono andati i neofascisti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro) ma anche coloro che le indagini le hanno depistate, come l’ex capo della P2 Licio Gelli, l’ex agente del SISMI Francesco Pazienza e gli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte.

Ciò che occorre sempre ricordare sono le 85 vittime. Fra queste vi era anche un cittadino di San Marino, Pietro Galassi. La piccola Repubblica lo ha ricordato con l’apposizione di una targa. Oggi, 2 agosto, anche lui viene come ogni anno, ricordato fra le vittime della strage.

Published by
Rosalia Gigliano