I 750 esemplari sono andati a ruba! E circolano già sul mercato a prezzi più che raddoppiati. Enorme successo!
Anche le 15 mila monete raffiguranti il Falco Pellegrino hanno avuto un enorme successo. Insomma anche il Titano ha iniziato una sua tradizione di monete preziose da investimento.
Ormai i due termini sono considerati, dai più, desueti e gli appassionati dei due generi sono diventati una specie in via d’estinzione. Eppure c’è ancora chi porta avanti il collezionismo di monete (e colui che lo fa in termini tecnici si chiama numismatico) e di francobolli (in questo caso parliamo di filatelico).
L’introduzione e la produzione dei primi francobolli è relativamente recente. Ad avere l’intuizione fu Sir Rowland Hill che nel 1837 ebbe il compito di riformare il sistema postale britannico. Dopo alcuni anni di gestazione nel 1840 fu messo in circolazione il primo francobollo della storia: valeva 1 penny e raffigurava la Regina Vittoria.
In Italia bisognerà aspettare il 1850. La prima serie, emessa dal Regno Lombardo- Veneto, si chiamava “Aquila Bicipite”. San Marino seguì a ruota nel 1877. La prima serie aveva per soggetto lo stemma della Repubblica.
Un po’ più complesso stabilire chi sia stato il primo ad introdurre le monete. Sembra ormai certo, però, che ad inventarla ed introdurla furono i greci della Ionia. Siamo nel VII secolo a.C.
Fino a pochi anni fa quando si pensava al collezionismo si pensava inevitabilmente proprio alle collezioni di monete e francobolli. E se da sempre in molti hanno snobbato la cosa bollandola come inutile e noiosa, è altrettanto da sempre che c’è chi in quei dischetti di metallo e in quei pezzetti di carta dentellata ha visto del potenziale.
Bisogna rendersi conto che collezionare questi due oggetti, così come molti altri (persino borse e scarpe di lusso), significa in realtà fare un vero e proprio investimento. Esistono alcuni esemplari di monete e alcuni esemplari di francobolli che possono valere una fortuna se messi in vendita al momento giusto.
Per darvi un’idea: la Double Eagle, una moneta americana del 1933 dal valore di 20 dollari, è stata battuta all’asta per la “modica” cifra di 18,9 milioni di dollari. Mentre, attualmente, il francobollo più raro e costoso al mondo è considerato il British Guyana 1cent Black Magenta che vale ben 10 milioni di dollari.
Anche San Marino ha la sua tradizione filatelica e numismatica ma è da tempi relativamente recenti che si è aperta anche alle monete da investimento.
Tale è, infatti, la moneta 100% in oro coniata per celebrare i rapporti di amicizia tra Repubblica italiana e Repubblica di San Marino. 750 esemplari ognuno dei quali al costo di 560 euro. Non vi affannate a cercarle in giro, non le troverete già più a questo prezzo! Sono state infatti tutte vendute nel giro di pochissimo e già molti pezzi stanno girando sul mercato a prezzi più che raddoppiati.
Anche le 15 mila monete da 5 euro da un’oncia in argento sono sold out. Essa raffigura il Falco Pellegrino. E’ in uscita anche una moneta celebrativa da 2 euro . Essa avrà ad oggetto i 50 anni della dichiarazione dei Diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’Ordinamento sammarinese.
Sul fronte filatelico grande successo per KOBRA, il francobollo che celebra i 40 anni di relazioni tra San Marino e il Brasile.