Guai seri al Milan, la Guardia di Finanza irrompe nella sede facendo perquisizioni a tappeto, sequestrati documenti, cellulari e PC. Indagati Furlani e Gadzisidis.
La Procura di Milano indaga in casa Milan, l’amministratore del club Giorgio Furlani ed il suo predecessore Ivan Gadzidis sarebbero indagati.
Guai seri ma, ora, la stangata potrebbe arrivare anche dalla Uefa, i tifosi e i calciatori, come sempre accade in questi casi, le vere vittime.
Guai seri al Milan dopo le perquisizioni
Quello che sta succedendo al Milan sarebbe senza precedenti. La società rossonera, infatti, sarebbe ancora di prorietà del fondo statunitense Elliot del finanziere Paul Singer. La situazione, finanziaria e la proprietà della squadra sarebbe, quindi, stata nascosta in primis alla Federazione Italiana Gioco Calcio.
Il Milan potrebbe essere invischiato in un sistema di scatole cinesi? Dalla vendita del presidente storico, Silvio Berlusconi, ad oggi, la situazione del Milan, finanziariamente, non è mai stata agevole.
La squadra dopo 31 anni con il Presidente Berlusconi e 29 trofei, molti in ambito europeo, dal 2017 ha visto alternarsi già tre diverse società come proprietarie del club, almeno questo in teroia, l’indagine della Procura di Milano, oggi, potrebbe svelarci uno scenario diverso.
Il passaggio di mano del Berlusca al cinese Mr. Li, operazione abbastanza misteriosa e avvenuta come un fulmine a ciel sereno, la proprietà dei diavoli rossonoeri passa, poi, al fondo statunitense Elliot, oggi dovrebbe essere di un altro fondo il RedBird.
Dal 31 agosto 2022, infatti, il Milan dal fondo statunitense del finanziere Paul Singer, passa al fondo RedBird, anch’esso statunitense del finanziaere Gerry Cardinale. Se quanto sta scuotendo il Milan in queste ore fosse vero, la proprietà attuale sarebbe solo fittizia.
L’ipotesi in campo, infatti, è che la squadra rossonera non appartenga davvero al fondo RedBird ma sia ancora controllata dal fondo finanziario Elliot.
L’ipotesi di reato nei confronti dell’attuale amministratore delegato e del precedente, infatti, è di ostacolo all’attività della Federazione Italiana Gioco Calcio di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squdre di calcio.
Reato contro l’articolo 5 del regolamento Uefa
Uno scossone che fa tremare in primis i tifosi, il Milan, infatti, potrebbe incorrere in sanzioni anche gravi a livello italiano ed europeo. Dalle perquisizioni svolte, oggi, dalla Guardia di Finanza, nella sede del Milan e nelle case dei due indagati, con sequestro di documenti, telefoni cellulari e computer, molto dipende il destino dei rossoneri.
Se l’ipotesi di reato, infatti, fosse confermata, la società non avrebbe agito solo contro la FIGC ma, bensì, anche contro l’articolo 5 del regolamento Uefa. Secondo quest’articolo, infatti, nelle Coppe europee si vieta che chi controlla una squadra possa avere il medesimo controllo anche su squadre diverse, iscritti alla stessa competizione.
Il fondo Elliot, dunque, proprietario del Lille, la squadra francese iscritta alla Champions League, nel caso in cui fosse confermata la sua attuale influenza sul Milan, squadra italiana isritta alla medesima competizione, avrebbe violato anche il regolamento della Uefa.
Il Lille, tra l’altro sarebbe anche la squadra da dove provengono i due calciatori del Milan, l’attaccante Leao ed il portiere Maignan. Uno scenario davvero inquietante per i tifosi e per i calciatori, una spada di Damocle sulle sorti future dei rossoneri che potrebbe davvero compromettere il destno della squadra.
Il comunicato della società
Proprio per queste ragioni la società AC Milan ha pubblicato un comunicato stampa con il quale si dichiara estranea ai fatti. Nel comunicato i rossoneri precisano come l’AC Milan sia parte terza in questa vicenda e stia prestando piena collaborazione.
Il comunicato completo del Milan: “In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022. L’indagine, che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente AD del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente”.