E’ una condizione che colpisce ben il 30% della popolazione mondiale. Spesso è ben evidente ma persino chi ne è affetto non se ne accorge.
Perché si verifica questa asimmetria? Può essere pericolosa? Come si tratta l’anisocoria? Tutto ciò che devi sapere.
Specchio dell’anima, capaci di parlare, belli, brutti, dritti, storti. Agli occhi sono associate le qualità e gli aggettivi più disparati. Se te lo stai chiedendo i colori dell’iride possono essere essenzialmente sette:
Chiaramente ci sono varie sfumature ed intensità ma i colori sono questi. E se ti stai chiedendo se, anche dagli occhi, possiamo trarre informazioni sulla nostra salute la risposta è sì. Oltre all’anemia anche il diabete, le malattie reumatiche, l’ipertensione, i tumori e la sclerosi multipla si possono diagnosticare, anche, esaminando gli occhi e il fondo oculare.
Ma, tenendo da parte le patologie più serie, sapevi che il 30% della popolazione globale condivide una caratteristica particolare?
La maggior parte di noi si accorge di questa cosa solo a seguito di una visita oculistica ma in alcuni casi è così evidente che non si può non notare. Sto parlando della Anisocoria pupillare e dunque dell’avere le pupille asimmetriche (cioè non uguali tra di loro).
Avere pupille simmetriche non è cosa da tutti. Foto Web Source
E’ una condizione fisiologica e quindi, nella stragrande maggioranza dei casi ci si nasce così. Ma in alcuni casi la differenza tra pupille è spia o di qualche patologia agli occhi o al cervello. C’è anche l’anisocoria momentanea che può derivare da qualche infezione o arrossamento.
Chiaramente, non trattandosi di una patologia, non è una condizione pericolosa. Nel senso che chi nasce con anisocoria non corre grossi rischi. Certamente qualche piccolo effetto indesiderato c’è: ad esempio l’occhio con la pupilla “diversa” (perché più grande o più piccola dell’altra) spesso ha difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti vicini.
In molti casi la pupilla asimmetrica si accompagna ad un occhio con palpebra più cadente rispetto all’altro. Inoltre l’occhio risulta più incline ad affaticarsi e ad arrossarsi.
Ovviamente tutto ciò non è eccessivamente pericoloso ma, specie se la anisocoria è fisiologica, può capitare che tutto questo si rifletta sul resto del corpo. In particolar modo frequenti possono essere i mal di testa associati allo sforzo che l’occhio asimmetrico compie.
Una condizione tipica in chi, ad esempio, lavora in smart working tramite gli strumenti digitali. Nulla che un paio di occhiali con lenti riposanti non possa curare!