Carissimo Natale. Sarà difatti un Natale all’insegna dei rincari, dai biglietti aerei, passando per i regali e finendo con i generi alimentari (che sotto le Feste vanno per la maggiore).
Dunque si avvicina l’Avvento ed il costo dei voli (come ad agosto, peraltro) schizza letteralmente alle stelle (comete, of course).
Le associazioni dei consumatori, dal Codacons a Federconsumatori denunciano aumenti progressivi, tornando ad accusare le compagnie aeree di far cartello per fissare i prezzi al rialzo, pressando l’Antitrust per i provvedimenti d’ordinanza (che saranno come sempre tardivi). Oggi un biglietto aereo per andare da Milano a Catania può arrivare a costare anche 12 volte di più rispetto ai prezzi della bassa stagione: ma anche volare verso Palermo, Lamezia e Cagliari sarà molto più caro, da 2 a 8 volte in più. In media un viaggio aereo andata e ritorno per le vacanze costa 288 euro contro i 72 euro del prossimo gennaio (+301%).
L’O.N.F., l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, a sua volta ha messo a confronto i costi applicati tra Natale e Capodanno su una serie di tratte coperte, tra aerei, treni e pullman: anche in questo caso le differenze di costo sono notevoli, con aumenti che in media vanno dal +20% dei treno ed il +33% di bus e aereo.
Bagno di sangue per chi vuol fare i regali sotto l’albero: aumenti a doppia cifra per i libri (+4% in media, da 20 a 22 euro e 80), le borse di marca (+15% da 435 a 500 euro), la tecnologia, etc. L’ultimo modello di smartwatch costerà, ad esempio, il 52% in più del 2022 (469 euro), il tablet il 24%, gli altoparlanti wireless il 39%. Anche la carta da regali aumenta e non di poco: dai 5 euro e 60 che si pagavano l’anno passato per due rotoli, si sale a 7,49 (+44%).
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie Federconsumatori ha aggiornato anche il monitoraggio dei costi dei prodotti tipici delle feste: dall’indagine, in questo caso, emerge un aumento medio dei prezzi del 10,2% rispetto al 2022, con picchi del 19% per gli addobbi natalizi (+19%), del 14% per i regali di ultima generazione e del 12% per i prodotti alimentari.
Secondo l’O.N.F. la spesa media a persona per regali quest’anno dovrebbe restare stabile attorno ai 170 euro: l’indagine di Confesercenti-Ipsos fissa invece l’asticella a quota 225 euro, con un aumento, al netto dell’inflazione, pari al 6%. Vero è che gli italiani non vogliono rinunciare al Natale: in netto calo, dal 47 al 43%, gli italiani che dichiarano di voler contenere la spesa per i regali; secondo Federconsumatori, rispetto al 2022, la percentuale di cittadini che non farà alcun regalo comunque crescerà (adesso al 7,2%). Con buona pace degli ottimisti, che speravano in un balzo in avanti dei consumi sotto l’albero.