Una situazione che deve far riflettere quella che è emersa da un recente studio. I giovani italiani soffrono, e non è cosa da poco.
La loro salute mentale è a rischio: basti pensare che l’ansia, l’angoscia e l’infelicità sono soltanto alcuni dei disturbi dei quali i nostri giovani soffrono.
Dati allarmati sui quali è necessario riflettere. Cerchiamo di capire insieme nel dettaglio.
Giovani e salute mentale: i dati
Sono dati che preoccupano quelli che sono emersi da un’indagine portata avanti da Telefono Azzurro, dedicata proprio alla salute mentale dei nostri ragazzi. Ciò che è venuto fuori è che molti di loro soffrono di alcuni “disturbi” che nessuno mai avrebbe immaginato.
Sono giovani e ragazzi tristi: il 21% di loro si sente in ansia ed il futuro appare loro oscuro ed incerto. Ciò che, però, maggiormente è emerso dalle indagini di Telefono Azzurro è che, nelle ultime due settimane, soltanto il 41% dei ragazzi si è sentito felice, mentre il 21% dei giovani ha dichiarato di sentirsi in ansia o preoccupato, il 6% triste.
Una sofferenza che, in molti, si chiedono da cosa provenga. Al primo posto c’è la loro dipendenza da internet (il 52%), seguita dalla mancanza di autostima (41%), dalle difficoltà relazionali con gli adulti (40%), dall’ansia e dagli attacchi di panico (30%). Mentre solo il 2% ritiene che i propri coetanei non vivano situazioni di sofferenza.
L’allarme lanciato da Telefono Azzurro
Se il giovane soffre da un lato, dall’altro c’è la sua non volontà di andare da uno specialista. Solo il 39% di loro pensa che possa essere utile parlare con uno psicologo, mentre il 22% preferirebbe potersi raccontare in modo anonimo utilizzando, ad esempio, proprio le chat. Aumentano, quindi, le chiamate al numero di Telefono Azzurro, quanto anche al servizio di Emergenza Infanzia: +87% rispetto al 2020 e +99 rispetto al 2018.
A soffrire di più sono gli adolescenti, ma anche la fascia d’età dei più piccoli. Chi chiama i numeri di emergenza, lo fa per parlare del proprio disagio emotivo e psicologico: il 17% suicidio, 14% atti autolesivi, 5% disturbi alimentali, 4% identità, 1% disturbi del neuro sviluppo. Una situazione che preoccupa e che non deve essere lasciata così, inascoltata.