Da ieri Indi Gregory, 8 mesi, malata di malattia incurabile è cittadina italiana. Cosa significa questo? Ricostruiamo la vicenda.
Decisiva l’assistenza legale di Simone Pillon e il Consiglio dei Ministri lampo convocato ieri che ha stabilito che Indi è meritevole di ricevere la cittadinanza italiana.
Indi è italiana
A seguito di un Consiglio dei Ministri convocato d’urgenza si è deciso che ad Indi Gregory, la neonata inglese affetta da malattia rara ed incurabile, debba essere conferita la cittadinanza italiana. Lo ha annunciato sui social il Primo Ministro Giorgia Meloni.
Decisiva è stata anche l’assistenza legale fornita alla famiglia della piccola dall’ex senatore leghista Simone Pillon che in merito ha dichiarato a La Presse:” La famiglia ringrazia di cuore il presidente Meloni, tutti i ministri e il popolo italiano per l’accoglienza alla loro bimba. Per loro è un momento di gioia e speranza molto forte, proprio nel giorno in cui temevano di doler salutare per sempre la loro bambina. Adesso stiamo lavorando per portare in Italia Indi. I legali sono al lavoro per presentare un ricorso e riuscire a ottenere un trasferimento celere”.
La triste storia di Indi
Indi Gregory è una neonata di appena otto mesi nata con una malattia rara ed incurabile: la sindrome da deperimento mitocondriale. E’ una malattia metabolica incurabile. Detta in termini semplici questa malattia impedisce ai muscoli di svilupparsi e la conseguenza inevitabile è che chi ne è colpito ha una aspettativa di vita di mesi, raramente si raggiunge l’anno d’età. La piccola Indi da quando è nata non è mai uscita dall’ospedale ed è sempre stata attaccata alle macchine.
Perché i giudici inglesi vorrebbero staccarle la spina
Con una sentenza che sta ancora spaccando l’opinione pubblica globale i giudici inglesi hanno stabilito che Indi va lasciata morire e dunque debba essere scollegata dalle macchine che la tengono in vita. Per i giovani le evidenze mediche sono chiare ed unanimi: non c’è alcuna speranza che Indi possa guarire e questo accanimento terapeutico le sta causando enormi dolori fisici. E dunque non solo a Indi va “staccata la spina” ma le deve essere anche negato il trasferimento in Italia. E’ per questo che Pillon ed il governo italiano si sono mossi per farle ottenere nell’immediato la cittadinanza italiana: un cittadino italiano ha tutto il diritto di ritornare nel suo paese quando più gli aggrada.
Non ci sentiamo in questa sede di esprimere giudizi. Messi sul piatto i fatti che compongono questa vicenda drammatica ognuno potrà decidere da che parte stare: se da quella di chi vuole difendere la vita a tutti i costi o da quella di chi è contro l’accanimento terapeutico. In mezzo alle due fazioni c’è Indi che, purtroppo, non ha mai avuto libertà di scegliere.