Varata la manovra finanziaria con novità relative al Fisco. O meglio, ci sono alcune tasse nascoste all’interno della manovra che graveranno sui bilanci familiari.
Il Governo Meloni ha varato la manovra di bilancio più piccola degli utlimi dieci anni. Si tratta, infatti, di soli 24 miliardi di euro, ciò nonostante riserva delle sorprese “amare”.
Per reperire i fondi necessari alla manovra finanziaria che, doveva comunque tener conto di inflazione e caro energia, il Governo ha dovuto ricorrere a strumenti fiscali.
Una manovra di bilancio di 24 miliardi di euro una delle più piccole degli ultimi dieci anni. Difficile con questi numeri riuscire ad accontentare tutti, più che dare risposte, infatti, il Governo Meloni ha voluto tamponare alcune delle emergenze che ancora si rincorrono in Italia.
Una manovra con i piedi per terra, insomma, come gli stessi protagonisti hanno più volte ripetuto. Tra gli strumenti usati, però, per racimolare la cifra necessaria ad affrintare questo 2024, il Governo o meglio il Ministro dell’Economia Giorgetti, ha sufruito di alcune misure fiscali anche se non palesate.
Non si tratta di nuove tasse, infatti, né tanto meno di cifre astronomiche. Sulla manovra complessiva di 24 miliardi, infatti, poco più di un miliardo è stato rastrellato con queste misure “fiscali”.
Bisognerà, però, capire quanto queste vadano comunque ad incidere nelle tasche degli italiani già prosciugate da pandemia, crisi, inflazione.
Si tratta di vere e proprie tasse, un ricorso al fisco, nascoste all’interno della manovra finanziaria, intese come soldi in più che gli italiani dovranno cacciare di tasca propria. Il ritorno dell’Iva al 10%, ad esempio, sui pannolini, gli alimenti per bambini e gli assorbenti. Non una nuova tassa ma una misura che indirettamente andrà ad incidere di più su quelli che sono i bilanci familiari aggravandoli uteriormodo.
C’è poi la sugar e plastica tax, rinviata solo fino a giugno. Una tassa anche significativa nei confronti delle aziende per la produzinoe di materie plastiche e zucchero. Anche qui, in maniera indiretta, si andranno a colpire le tasche degli italiani. Le aziende, come sempre o come spesso fanno, si rivarranno sui consumatori alzando i prezzi del proprio prodotto.
L’aumento delle accise sui tabacchi è una della altre misure che andrà a svuotare il protafogli degli italiani. Non che si debba fumare per forza, per inciso, ma l’aumento di 10-12 centesimi su sigarette tradizionali, elettroniche o tabacco riscaldato e al tabacco trinciato in busta, sarà una amara sorpresa per tutte le vittime del fumo.
Il Super Bonus 110% che doveva trainare l’economia italiana e che, forse, si sta rivelando un autentico incubo per chi ha deciso di ricorrere a questa misura. La misura, infatti, vede l’inserimento di una tassa su plusvaenza per le compravendite degli immobili entro i cinque anni dagli interventi con il super bonus. Mentre sempre nella finanziaria è previsto un aumento dall’8 all’11% della ritenuta sul bonifico parlante.
Aumentata anche la tassazione sugli affitti brevi o turistici. La legge Airbnb, infatti, non è stata esclusa dalla manovra e anche qui si registreranno aumenti. Per questi contratti si potrà oprtare per una cedolare secca che, però, passa dal 21 al 26%.
Una manovra finanziaria che mette mano nelle tasche degli italiani, insomma, in un periodo magari nel quale ci si poteva aspettare qualche aiuto in più. Evidentemente, però, pandemia e guerre incidono anche sui bilanci degli Stati e non solo su quelli delle famiglie.