La Repubblica di San Marino non smette di stupire e lo fa anche con alcune sue eccellenze a tavola. Scopriamo di cosa si tratta.
La partecipazione alla “Milano Wine Week 2023” da parte di una delegazione della Segreteria di Stato per il Territorio, l’Ambiente e l’Agricoltura, ha permesso anche a San Marino di farsi conoscere dalle altre delegazioni.
Per la prima volta in assoluto entra in gioco anche la “Cantina di San Marino”. Vediamo insieme.
I vini della cantina di San Marino
San Marino si fa sempre più spazio in tutti i settori e in tutte le iniziative, anche a carattere internazionale, per farsi conoscere in tutto il mondo e far conoscere le proprie bellezze e prodotti. La partecipazione alla “Milano Wine Week 2023” da parte di una delegazione della Segreteria di Stato per il Territorio, l’Ambiente e l’Agricoltura, è stato il punto di lancio della Cantina di San Marino.
Alla presentazione della guida Slow Wine 2024, all’interno, fra le migliori cantine dell’Emilia Romagna, da quest’anno c’è anche, come dicevamo, la “Cantina di San Marino”, con una recensione completa dedicata a tutti i vini della piccola Repubblica. Il risultato ottimo e soddisfacente che ha visto coronare il lavoro proprio di questa Segreteria di Stato.
Non solo la partecipazione allo “Slow Wine Fair 2023”, ma anche la firma di un Protocollo d’Intesa tra il Segretario di Stato per il Territorio, Stefano Canti e la Presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini. Un accordo per lo sviluppo di un progetto di promozione e valorizzazione del territorio di San Marino quanto anche del patrimonio enogastronomico della Repubblica.
La presenza in un’importante kermesse
San Marino, all’interno della Slow Wine 2024, sarà presente con eccellenze quali il “Brugneto” (annata 2020), la “Ribolla” (annata 2022), il “Biancale” (annata 2022), “L’Oro dei Goti” (annata 2018), lo “Sterpeto” (annata 2019) per terminare con il “Sangiovese” (annata 2022), come scrive, sulla propria pagina Facebook, proprio la Segreteria di Stato per il Territorio, l’Ambiente e l’Agricoltura.
L’attenzione particolare anche alla produzione biologica che, proprio in questa guida 2024, vede San Marino raggiungere il 50% della produzione totale in questo settore. “L’ingresso dei nostri vini all’interno della guida Slow Wine 2024 è un risultato importante che premia l’impegno ed il lavoro di tutti coloro che a tutti i livelli operano in vigna ed all’interno della Cantina San Marino” – ha dichiarato, entusiasta, Stefano Canti, il segretario di Stato per il Territorio, l’Ambiente e l’Agricoltura.