Ieri 8 ottobre è stato il giorno delle presentazioni delle Istanze d’Arengo. I Capitani Reggenti, Filippo Tamagnini e Gaetano Troina, dovranno adesso valutarle.
La reggenza, come da regolamento, avrà ora un mese di tempo per valutarle e stabilirne così l’ammissibilità o meno delle richieste avanzate dai cittadini.
Nel caso di ammissibilità, le istanze accolte saranno discusse dinanzi al Consiglio Grande e Generale, entro un semestre dalla presentazione, e poste ai voti.
Giornata piena per le Istanze d’Arengo, una festa di Democrazia
Si tratta di uno dei tre strumenti di democrazia diretta della Repubblica di San Marino. Le Istanze d’Arengo consentono a normali cittadini sammarinesi di presentare richieste di pubblico interesse. La richiesta può essere coadiuvata da una raccolta di firme e presentata su carta semplice la domenica successiva all’elezione dei Capitani Reggenti. La raccolta firme è, naturalmente, un rafforzamento della richiesta in quanto basta anche un solo semplice cittadino firmatario per poter presentare una istanza.
Nei giorni scorsi avevamo giusto scritto come nel corso della storia tra le Istanze d’Arengo presentate ve ne siano state di curiose, di assurde ma anche di quelle che hanno trattato temi seri ed importanti.
Quest’anno, tra le decine di richieste pervenute ai Capitani Reggenti (insediatisi la domenica prima), alcune toccano temi importanti come i diritti e la salute. C’è anche chi con una istanza chiede l’installazione di un etilometro all’ingresso della sala del Consiglio Grande e Generale. Ci sono cittadini, insomma, preoccupati della sobrietà dei Consiglieri.
Nell’istanza, infatti, viene specificato come questo servirebbe a garantire la non alterazione intellettuale dei Consiglieri che prendono parte al Consiglio. Si stabilirebbe, in questo modo, l’adeguata condizione psicofisica doverosa e necessaria nelle istituzioni. I cittadini, continuano poi nella formulazione della loro richiesta, aggiungendo come questo sarebbe un esempio per tutta la cittadinanza.
Diritti, salute e vita al centro di alcune richieste
Tra le richieste giunte c’è quella dell’istituzione di una Culla per la Vita nella Repubblica di San Marino. Si tratta nello specifico di una culla termica collocata nelle vicinanze dell’ospedale. Questa garantirebbe ai neonati indesiderati un luogo dove ricevere immediata assistenza e alle madri che non vogliono tenere il bambino l’anonimato necessario.
Istanza d’Arengo questa che ha raccolto ben 200 firme e che, in effetti, ha uno scopo ben preciso. Con la Culla per la Vita, infatti, non ci sarebbe il rischio di neonati abbandonati e condannati quasi a morte certa. Potrebbe anche essere una soluzione alternativa all’aborto sicuramente più rispettosa nei confronti della vita e molto più generosa di una interruzione di gravidanza o di un abbandono precario.
A presentare una Istanza d’Arengo, poi, è stato anche il Comitato correntisti ex Banca CIS con una richiesta che chiede uno Statuto dei diritti dei risparmiatori. Per questi risparmiatori che hanno dovuto affrontare una crisi bancaria, infatti, questo tipo di crisi non sono più una circostanza straordinaria. C’è bisogno, per i firmatari, infatti, di mettere le crisi bancarie come eventualità sempre possibile. Per queste ragioni non bisogna affrontarle con strumenti improvvisati o disparità di trattamento. Nell’istanza presentata, infatti, si chiede che le istituzioni emanino uno Statuto dei diritti dei risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie.
Secondo loro questo strumento servirebbe ad arrivare preparati dinanzi a qualsiasi crisi di banca e, soprattutto, a fare in modo che non vi siano disparità di trattamento nei confronti dei risparmiatori coinvolti.