Ciò del quale stiamo per parlarvi in questo articolo potrà far sorridere in molti. Ma in realtà è un discorso al quale in pochi avevano pensato.
Quando parliamo di “cacca” (nel vero senso della parola), dobbiamo distinguere ovviamente, quella umana da quella animale e, partire dal presupposto che, non tutte, sono uguali.
Non è solo una cosa che osserviamo nell’intimità del nostro bagno. Cerchiamo di capire insieme.
“Cacca”: uno studio particolare
La “cacca”: il principale elemento di rifiuto del nostro corpo. E, spesso, si dice che da come la fai dipende anche il tuo stato di salute. Niente di più vero ma ci sono tantissime caratteristiche della “cacca” che forse non conosciamo…e non tutte suscitano ilarità.
Alcuni scienziati, per puro caso, hanno fatto delle scoperte sul primo materiale di rifiuto del corpo umano, scoperte sulle quali nessuno, fino ad ora, aveva mai posto la dovuta attenzione. Partiamo dal presupposto (quasi ovvio, oseremo dire) che non tutte le cacche sono uguali. Osservazione legittima…ma sapevi che, nonostante una differente qualità e consistenza, alcune riescono a galleggiare ed altre, invece, affondano come se fossero i sassi più pesanti di questa terra?
Ebbene sì. La domanda sorge spontanea: come mai questa differenza? All’inizio, chi studiava questo tipo di fenomeno, pensava si trattasse soltanto di quel che riguardava “la cacca dei topi”. Ma, con molta probabilità, stando anche ad uno studio pubblicato su “Scientific Reports”, il discorso potrebbe essere applicato anche agli umani.
Stando a quanto descrive il magazine “Focus”, a scoprire l’entità di questo fenomeno, è stata una no profit americana, la “Mayo Clinic”. Il team di studio stava analizzando un gruppo di topi, e in particolare il loro microbiota. Alcuni di essi erano stati sterilizzati e privati dei batteri intestinali. All’inizio, l’esperimento si sarebbe dovuto concentrare solo sulle differenze di digestione tra gli animali con una normale flora batterica e quelli che ne erano stati privati.
Alcune galleggiano ed altre no
Successivamente, il team si è reso conto che proprio i topi senza batteri intestinali producevano esclusivamente “cacche non galleggianti”, a differenza di quelli che, in condizioni normali, producevano una cacca galleggiante al 50%. È chiaro che c’è un collegamento tra la salute del microbiota intestinale e le proprietà della sua “produzione”.
“Il team, per approfondire questo studio, ha preso campioni di flora batterica dai topi che producevano cacche galleggianti, e li ha iniettati negli intestini dei topi sterilizzati, e quindi autori delle cacche ultrapesanti che affondano” – ha specificato Focus.
Questi hanno immediatamente cominciato a produrre cacche fluttuanti, dimostrando così che la differenza tra escrementi dipende dalla presenza o meno di batteri che, durante la produzione di feci, emettono anche gas in quantità variabili.
Ovviamente, si tratta di una scoperta che è solo all’inizio e che, andando nello specifico, porta lo stesso ragionamento anche per quel che riguarda gli umani. Insomma: attenzione alla cacca!