C’è il via libera da parte del Congresso di Stato, il “Made in San Marino” e “100% Made in San Marino” diventano legge. Saranno istituiti anche i mercati e le botteghe storiche.
E’ oramai realtà il decreto, proposto dalla Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, con il quale si istituiscono e disciplinano i marchi di San Marino.
La legge per il Made in San Marino servirà a tutelare e valorizzare i prodotti e le attività commerciali della Repubblica del Titano e renderli riconoscibili nel mondo.
La legge, con la quale si istituisce e si disciplina il marchio del fatto in San Marino, ha avuto un percorso lungo, pensata già dopo la pandemia del Covid. Sarà l’ulteriore sforzo da parte delle istituzioni per valorizzare il territorio e promuovere l’alta qualità del “Made in San Marino”. Un punto fermo per lo sviluppo del Paese al quale le Istituzioni hanno saputo dare la giusta attenzione non facendo mancare, a questo punto, il loro apporto, in grado di affiancarsi fattivamente per garantire così una rapida e migliore espansione dei prodotti sammarinesi nel mondo.
Il Decreto per la disciplina dei marchi “Made in San Marino” e “100% Made in San Marino”, infatti, proposto dalla Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio è stato approvato dal Congresso di Stato. Oggi tutto questo, quindi, è realtà. Si tratta di 15 articoli in attuazione con la legge delega contenuta nella Legge 15 settembre 2023 n.132.
Oltre ai marchi del fatto in San Marino si istituisce anche il registro delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici. I marchi ed il registro avrà lo scopo di valorizzare i prodotti della Repubblica di San Marino e affermare in modo chiaro e forte, oltre all’origine, l’esclusività e l’eccellenza sammarinesi e quello di valorizzare e promuovere il patrimonio artistico e architettonico del Titano.
Per ottenere il riconoscimento, oltre ad avere certe caratteristiche, bisognerà fare domanda per la concessione del marchio. La richiesta va fatta all’UO “Ufficio Attività Economiche” a cui compete l’istruttoria, la valutazione e la concessione del marchio.
Per usare il marchio, al momento del riconoscimento, il titolare o il rappresentante legale dell’impresa dovrà stipulare una convenzione con la Segreteria di Stato per l’Industria pagando una tassa annuale di 100 euro.
Per tutti i beni che nel territorio di San Marino hanno subito l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale ed, ovviamente, economicamente giustificata ci sarà il marchio “Made in San Marino, e saranno considerati originari dello Stato sammarinese.
Diverso invece il riconoscimento per ottenere il marchio “100% Made in San Marino”. Per quest’ultimo, infatti, il prodotto dovrà essere interamente realizzato nel territorio dello Stato sammarinese. Per tutti i prodotti o le merci il cui disegno, progettazione, lavorazione e confezionamento è avvenuto sul territorio di San Marino ci sarà questo importante riconoscimento.
L’istituzione del registro permetterà di ottenere lo status di “Bottega Storica” e “Mercato Storico”. Questa denominazione potrà essere richiesta, con lo stesso iter del marchio made in San Marino, da tutti gli esercizi commerciali al dettaglio o anche nel caso di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, le imprese artigianali e i mercati. Le caratteristiche per avere il riconoscimento di questo status sono quelle di avere svolto l’attività per almeno 50 anni continuativi (per le osterie bastano 25 anni), nello stesso locale o nella stessa area pubblica.
Attenzione, poi, perché con il decreto sono previste sanzioni dai 500 ai 15.000 euro per chi utilizzerà impropriamente i marchi “Made in San Marino” o diciture analoghe come “tutto sammarinese” impropriamente o senza autorizzazione.