Sono trascorsi 80 anni da quando la prima città in Europa decise di ribellarsi all’occupazione nazifascista.
Napoli insorge, fra il 27 e il 30 settembre del 1943, facendo da apripista a tante altre città d’Europa che decideranno di dire basta alla guerra. Le celebrazioni, in ricordo di questo momento storico importantissimo, si stanno avendo in città.
Anche il Presidente della Repubblica, Mattarella, ieri è arrivato a Napoli a rendere omaggio. Vediamo insieme.
Un momento speciale, importante e di grande riflessione quello che sta vivendo la città di Napoli in questi giorni. Sono passati 80 anni da quel 27 settembre del 1943 quando Napoli decise di dire “basta” all’occupazione nazifascista della città. Anni di guerra, di morti in battaglia, non avevano fatto altro che logorare, soprattutto l’animo, dei cittadini che erano stanchi di subire e non potersi ribellare.
L’amore per la propria città e per la libertà, portò tutti i cittadini e i partigiani ad unirsi compatti e a combattere per scacciare l’occupazione delle forze tedesche della Wehrmacht. Il tutto, anche per aprire le porte della città alle forze alleate, il 1 ottobre di quello stesso anno, che poterono entrare in città e trovarla già liberata.
Ieri, il presidente della Repubblica, Mattarella, è arrivato a Napoli per le celebrazioni in ricordo di questo importantissimo momento storico. Una città blindata sì, per l’arrivo del Capo dello Stato, in particolare sul lungomare, dove si trova il “Monumento allo scugnizzo”, in ricordo proprio delle Quattro Giornate.
Mattarella, insieme alla sottosegretaria alla Difesa, Rauti, hanno deposto una corona d’alloro davanti al monumento stesso. Da lì, il saluto alle autorità cittadine e regionali. Poi il Presidente Mattarella si è fermato a parlare con Francesco Amoretti, figlio di Antonio Amoretti, ultimo partigiano di Napoli scomparso nel dicembre del 2022 a 95 anni.
Un ringraziamento particolare è arrivato dal sindaco di Napoli, Manfredi, direttamente a Mattarella, per la sua presenza in città in occasione di un evento così importante: “Napoli fu la prima città liberata dal nazifascismo, la prima città liberata grazie ad una grande azione corale della popolazione. Sono grato al presidente Mattarella per la sua presenza a Napoli e lo ringrazio a nome di tutti i Napoletani. È un motivo di grande orgoglio per la città e testimonia non solo la vicinanza del presidente a Napoli, ma anche la centralità della nostra città nella difesa dei valori costituzionali e democratici” – ha affermato.
Tante sono le iniziative organizzate, in città e non solo, a ricordo di questo importante momento. Le quattro giornate di Napoli sono iniziate, sì, il 27 settembre, ma è stato il quartiere di Ponticelli, il 26 settembre, ad aprire la strada alla ribellione e alla insurrezione popolare. Cosa che fece svegliare nell’animo dei cittadini di Napoli tutta il vero e proprio senso di libertà.
Accanto alle cerimonie commemorative sono previste, in questi giorni, anche proiezioni cinematografiche, performance teatrali e musicali, iniziative editoriali, convegni, incontri, mostre e attività per famiglie con bambini.