Risparmi e pensioni integrative una scelta fondamentale per passare la terza età senza problemi. Carovita, inflazione, pensioni al minimo storico comportano una serie di conseguenze.
Tra queste conseguenze c’è sicuramente quella di pensare alla propria vecchiaia. Dopo una vita di lavoro augurarsi una terza età all’insegna della serenità è un obbligo.
Ecco che si inizia a pensare a risparmi e pensioni integrative come forma ulteriore e complementare a quanto ci spetterà per diritto.
Risparmi e pensioni integrative: come vivere sereni la terza età
Lo si dice spesso e lo si sente in televisione e in tutte le salse possibili, c’è chi non vedrà proprio la pensione (colpa dei nuovi contratti dell’età contributiva che si allunga etc.) o chi avrà una pensione molto bassa che, con i tempi che corrono, difficilmente gli consentirà serenità da un punto di vista economico.
Ecco che pensare da soli a come potersi garantire una terza età serena senza problemi, almeno quelli economici, è un interrogativo che prima o poi assalirà tutti noi durante la nostra esistenza.
Per quanto riguarda i risparmi, ovviamente, significa accumulare soldi, accantonarli in caso si dovessero verificare situazioni avverse o emergenze improvvise da fronteggiare. I risparmi da soli, ovviamente, non bastano per garantirsi una vita agita in vecchiaia. Questo, soprattutto, in base a quanto affermato prima su caro vita e inflazione, con il costo della vita così caro dove c’è chi non riesce ad arrivare a fine mese, illudersi di riuscire ad accantonare un patrimonio o, comunque, una somma atta a garantire una vita dopo il lavoro serena è una chimera irraggiungibile.
Ecco, dunque, che si fa largo l’idea della pensione integrativa. Si tratta di una autentica forma di risparmio, una pensione da affiancare a quella dell’INPS quando sarà il momento. La pensione integrativa, infatti, è una forma complementare di accantonamento della pensione, ossia una possibilità di risparmio aggiuntiva rispetto ai contributi versati durante il lavoro per la pensione.
Perché non devi sbagliare la tua scelta
Tra risparmi e pensioni integrative, però, la scelta non è assolutamente facile, sono diverse le forme di pensioni integrative alle quali si può ricorrere e se non si hanno le idee chiare si rischia di compromettere la propria vecchiaia facendo i conti senza l’oste.
Occorre subito dire che non esiste una pensione integrativa in assoluto migliore delle altre. Esiste, però, quella più idonea alle nostre esigenze. La scelta verso la nostra forma complementare di accantonamento, infatti, deve rispondere essenzialmente a quelle che sono le nostre esigenze. Prima di tutto bisogna regolarsi su quale somma si può accantonare mensilmente durante la nostra vita lavorativa e poi tenere ben presente cosa ci aspettiamo in tarda età da questa forma complementare di pensione.
Volendo ricorrere ad una forma di pensione integrativa, infatti, va tenuto conto che (a seconda di quella scelta) ci sarà un contributo volontario mensile da versare, questo andrà ad affiancare i versamenti obbligatori per legge effettuati dall’INPS. Fino al momento in cui riceveremo i benefici di questa forma integrativa di pensione, dobbiamo avere ben presente che per noi, dalla stipula del contratto in poi, si tratterà di una spesa mensile, seppur ovviamente si tratta di un accantonamento di denaro.
La spesa mensile, però, che andremo ad affrontare nell’accantonare il nostro denaro, riceverà degli sgravi fiscali, al posto dell’Irpef, infatti, viene applicata una tassazione del 15%. Questo rispetto ad un semplice risparmio individuale, con accantonamento personale di denaro, è un vantaggio non indifferente.
Quale scegliere nel 2023 e perché
Una pensione integrativa può essere la scelta ideale sia per lavoratori dipendenti che per autonomi e liberi professionisti, anche iscritti ad una cassa diversa da quelle proposte dall’INPS. Una volta deciso di affidarsi ad una pensione complementare da affiancare a quella classica contributiva dell’INPS, bisognerà scegliere tra i piani migliori in circolazione che possano rispondere alle nostre esigenze personali.
In questa scelta, naturalmente, ci si può affidare a delle vere e proprie classifiche e a degli studi che vengono proposti. Nel 2023, in particolare il tool “Fondo Pensione TOP” ha stilato una classifica per questo anno ipotizzando che il lavoratore versi mille euro all’anno per 20 anni. Di seguito riportiamo le prime tre ipotesi migliori, secondo questo istituto, per il 2023.
Tra le migliori individuate c’è sicuramente Poste Vita Spa: si tratta di piani individuali per la costruzione della pensione offerti da Poste Italiane. A seguire sul secondo gradino del podio c’è Zurich Investments Life Spa.
Questa consente piani individuali per lavoratori dipendenti o liberi professionisti, particolarmente attenti alla sostenibilità ambientale. In questo caso, infatti, gli investimenti sono verso imprese che hanno a cuore la sostenibilità ambientale e sociale.
Ultima ma non meno funzionale è quella proposta da Credit Agricole Vita Spa: questo prodotto è flessibile, permette di scegliere le rate e eventualmente sospenderle o metterle in pausa per un periodo.
Come anticipato in precedenza, insomma, non c’è una pensione integrativa in assoluto migliore di un’altra, ci sono vari piani che rispondono ad esigenze diverse per cui ognuno di noi in base alle sue necessità dovrà approfondire e scegliere il piano che ritiene migliore.