Una questione che sta tenendo banco non solo l’Italia ma anche l’Europa intera. E ad esprimersi in merito, per la prima volta, è stato anche il Presidente Mattarella.
Le sue parole fanno pensare e riflettere, anche in base alla rotta che l’Europa stessa dovrà prendere in materia di migranti. E lo ha fatto nel corso del suo incontro con il presidente tedesco Steinmeier.
Ascoltiamo insieme cosa ha detto Mattarella e in quale contesto.
Parole che non possono fare altro che far riflettere quelle pronunciate dal presidente della Repubblica Mattarella, nel corso di un incontro per la visita del presidente tedesco, in Sicilia, Steinmeier. Si parla di migranti e delle problematiche, quanto delle difficoltà che l’Italia sta affrontando, negli ultimi tempi, con l’aumento notevole degli sbarchi e con la chiusura delle frontiere da parte di Germania e Francia.
Mattarella esprime il suo giudizio circa le regole di Dublino, definendole “preistoriche e fuori dalla realtà”. E invita tutti i paesi dell’Unione Europea ad affrontare il tema migranti in visione del futuro, consapevoli di nuove quanto necessarie soluzioni da dover adottare. La scelta di parlare dell’argomento dei migranti non è stata a caso. Il Presidente Mattarella lo fa con un intervento dai toni decisi rivolti all’Unione Europea.
“I migranti resterebbero volentieri nei loro paesi di origine se non fossero costretti a fuggire da guerre, terrorismo, intolleranza, persecuzioni e sofferenze indicibili” – afferma Mattarella, a margine della visita a Piazza Armerina al centro “Don Bosco 2000” – “Credo che occorra, di fronte a un fenomeno così, pensare in maniera adeguata. Altrimenti è come usare strumenti rudimentali e superati di fronte a fenomeni totalmente nuovi”.
Ma è sulle regole di Dublino che il presidente afferma con decisione: “Le regole di Dublino sono preistoria. Voler regolare il fenomeno migratorio facendo riferimento agli accordi di Dublino è come dire ‘realizziamo le comunicazione in Europa con le carrozze a cavalli’. Era un altro mondo quello”.
“Pensare e fare riferimento, come alcuni Paesi dell’Unione fanno ancora, basandosi sulle regole di Dublino significa fare un salto nel Pleistocene, in un’altra era storica, zoologica o minerariologica. È proprio fuori dalla realtà” – spiega Mattarella, facendo riferimento ad alcuni Paesi che si ancorano su queste regole in maniera troppo decisa.
Il suo intervento si conclude con un auspicio, quello della ricerca di nuove regole e soluzioni europee: “Occorre uno sforzo in cui nessuno ha la soluzione in tasca, nessuno deve dare soluzioni, ma insieme cercarla, velocemente, prima che sia impossibile governare il fenomeno”.