Un via libera che arriva unanime sia dalla Camera che dal Senato a quella che è la modifica di un articolo della nostra Costituzione.
Un riconoscimento allo sport che arriva dopo 75 anni dall’ingresso della Costituzione stessa. Un riconoscimento che arriva dalla stessa Repubblica.
Cerchiamo di capire insieme in cosa consiste questa modifica e perché risulta essere così importante.
Una carta inviolabile, rigida e ferma: questa è la nostra Costituzione. Ma non è detto che non possa esser modificata o aggiornata in alcune sue parti. Questo è, invece, ciò che è accaduto per quel che riguarda l’articolo 33, che ha come argomento lo sport.
“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” – questo è il comma che è stato inserito nella nuova formulazione dell’articolo in considerazione. Un percorso che era iniziato a dicembre dello scorso anno in Senato e che è stato portato avanti fino al voto unanime di entrambe le Camere.
Ne parla proprio la premier Meloni che definisce questo aggiornamento dell’articolo costituzionale “una vera e propria riforma”: “Il Governo farà la sua parte per dare concreta attuazione a questa nuova norma costituzionale, che tocca lo sport anche ai livelli dilettantistici, amatoriali e di prossimità” – spiega.
Anche il Ministro dello sport, Abodi, si definisce soddisfatto: “[…] La Costituzione da oggi riconosce il valore, ma non determina un diritto, e sarà proprio una nostra responsabilità, della classe dirigente, quella politica, ma anche quella sportiva, trasformare il riconoscimento del valore in un diritto da garantire a tutti” – afferma.
Come dicevamo, si tratta di un’approvazione concreta e unanime da parte di tutti gli schieramenti politici. Anche il presidente del Cip, Pancalli, afferma: “E’ un messaggio importante per uno sport che deve guardare con rinnovato ottimismo al futuro. E tentiamo di ripartire dalla scuola: oggi ci sono molti ostacoli per i ragazzi ma mi auguro che possa iniziare da lì il riconoscimento al mondo dello sport”.
La promozione della formazione sportiva che viene vista, anche, come strumento di apprendimento cognitivo, oltre che di relazione e di socializzazione. È questo uno degli obiettivi che il Governo si è prefissato promuovendo la pratica sportiva all’interno delle scuole. Il provvedimento istituisce anche i Nuovi giochi della gioventù che saranno avviati in forma sperimentale per l’anno scolastico 2024-2025.
Avviare i ragazzi allo sport a partire sin dalla scuola primaria, attraverso anche il coordinamento con gli enti regionali, per una migliore sinergia fra le parti.