I prezzi stanno aumentando dappertutto e per ogni cosa, a partire dai generi di prima necessità. E l’inverno si avvicina.
Anche se il Governo sta portando avanti una serie di misure che portino al contenimento dei prezzi stessi, c’è chi inizia a farsi le prime domande. Una su tutte, quelle che riguardano il riscaldamento per il prossimo inverno.
Anche se, sembra, il caldo non voglia lasciare il nostro Paese, è bene iniziare già da adesso a pensare al mese di dicembre.
Sembra assurdo pensare, visto il caldo ancora presente in questi giorni in alcune aree del nostro Paese, al prossimo inverno. Eppure è necessario, specie se si pensa all’argomento “riscaldamenti”. Sì, perché gli approvvigionamenti di gas, vista la guerra ancora in corso fra Russia ed Ucraina, vedono i prezzi slittare alle stelle, si inizia a pensare a qualcosa di alternativo e che, soprattutto, non costi molto.
Esiste? Forse sì. Partiamo dal presupposto che, vuoi o non vuoi, fra qualche giorno sarà autunno e quindi la nostra mente sarà proiettata verso l’inizio della stagione fredda. Di conseguenza, anche l’inverno a breve sarà alle porte ed è giusto iniziare a pensare al riscaldamento di casa.
L’incubo del caro bolletta, però, è dietro l’angolo. Allora cosa fare? Iniziamo a trovare delle soluzioni possibili ed alternative. Partiamo dal presupposto che, la prima alternativa al classico termosifone è la stufa a pellet: un apposito dispositivo che produce calore tramite la combustione di piccoli cilindretti costituiti da legno compresso. Il pellet, immesso nel serbatoio, passa all’interno del braciere e, con il suo bruciare, produce calore.
Perfetta alternativa perché produce meno fumo ed è pratica e semplice da gestire. Ma soprattutto il prezzo del pellet non è mai stato poi così alto, ma anche qui la guerra in Europa ha fatto il suo danno. Basti pensare che, a fine 2022, un sacco di pellet da 15 kg costava 15 euro. Nel 2021 ne costava solo 4 di euro.
Ed allora si ritorna alla domanda dalla quale siamo partiti: è più conveniente il classico termosifone, o la stufa a pellet? Per i termosifoni, tenendo come riferimento un costo medio del gas metano di 0,8 euro al mq, per ogni metro cubo sono garantiti circa 8 kWh. Di conseguenza, andremo a pagare 10 centesimi a kWh circa.
Per il pellet, invece, ogni kg fornisce circa 5 kWh termici. Considerando i prezzi medi a sacco, si arriva quindi ad una spesa di 0,08 centesimi circa a kWh. Da qui, il risparmio che si può ottenere utilizzando una stufa a pellet è del 25% circa, ovvero 300 euro circa annui.
Niente male come idea no?