San Felice sul Panaro diventerà la patria del Ragionier Ugo, il contabile più famoso d’Italia. La leggenda fantozziana prenderà vita a partire dal 1 ottobre nel paese in provincia di Modena.
Un intera cittadina trasformata dell’universo-mondo ispirato alla creatura di Paolo Villaggio, la copia perfetta d’una scenografia immanente, quella d’una maschera ormai classica che ha segnato il nostro immaginario, da quarant’anni e passa.
L’animus del Ragioniere prende vita e respiro: c’è tutto quello che serve per immergersi nella cultura pop e piccolo borghese dell’esimio Fantocci-Fabozzi-Fantozzi Ugo; lo spirito del tempo atellano si condensa nella persona dell’epigono del Villaggio, vero genus, quanto genius loci, profeta d’una rappresentazione letteraria e cinematografica che infiniti addusse risate agli italici. Ed ecco apparire la Signorina Silvani, il Ragionier Filini, il Geometra Calboni, il Megadirettore Duca Conte Balabam, la Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare e tutto il codazzo; sfilare la mitica Bianchina (indistruttibile, come un cartone animato), con l’ufficio del megadirettore galattico “grand-figl-di-put-lup-man” a far da sfondo, la trattoria “al Curvone”, il campo da tennis (Fantozzi batti! Batti lei!), la satanica Coppa Cobram, la clinica lager del professor Birkermaier, e tutto l’immaginifico mondo partorito dalla mente fecondissima di Villaggio.
Un anno di lavori e l’ex fabbrica Del Monte di San Felice ha cambiato volto: due hangar immensi, con volontari e amanti del Ragioniere che hanno ricreato gli ambienti della saga filmica di Villaggio e Neri Parenti (regista di molti dei classici di Fantozzi): il 1 ottobre si parte, nuvola di Fantozzi permettendo, con oltre 300 figuranti di tutto punto vestiti per impersonare i personaggi immortali di un racconto tutto nostro, scolpiti nel nostro animo di italiani medi e (per una volta) ben felici di esserlo.
Ideatore è stato tal Federico Mazzoli, professione (ovviamente) bancario, che ha trovato anche gli sponsor (in primis la Banca Popolare Sanfelice 1893, dove presta servizio) per il Villaggio Fantozzi: fan sfegatato del ragionier Ugo, Mazzoli cita a memoria le battute dei film di Villaggio: “Ogni giorno tra colleghi citiamo a memoria frasi intere, ricreando scene complete” racconta, “Ma stavolta abbiamo voluto esagerare”.
Un vero e proprio set cinematografico, quello allestito dagli abitanti di San Felice: addirittura, per ricreare il famoso campo di calcio della sfida “scapoli-ammogliati” si sono scavate buche colossali con le ruspe; per non parlare della Megaditta: otto metri di tavole e compensato, con la croce posta in alto, uguale a quella dove fu crocifisso il nostro Ugo nazionale. Un evento che sarà anche un docufilm, per la regia di Paolo Galassi, un tributo alla memoria collettiva del Belpaese, ispirato e da lustri divertito dalle gesta antieroiche del personaggio creato dal geniaccio Villaggio (persona estremamente cinica, di mente acutissima). Fantozzi dunque non è morto, è vivo e lotta assieme a noi: a San Felice lo sanno bene, non resta che gridare “Come è umano lei!” e lasciarsi andare al divertimento.