Buone notizie per il turismo a San Marino, almeno questo è quanto trapela prima dei dati ufficiali. “Parleranno i numeri” dichiara il Segretario Federico Pedini Amati.
Sui dati del turismo a San Marino, infatti, la Segreteria sta elaborando i numeri definitivi da racchiudere in una sorta di dossier da rendere poi pubblico.
Il resoconto definitivo, quindi, arriverà tra una decina di giorni quando nella Repubblica ci sarà la visita del Fondo Monetario Internazionale.
Non ci sono, quindi, i numeri definitivi messi nero su bianco ma, per quanto riguarda l’estate turistica a San Marino, sembrano esserci tutti gli elementi per far trapelare ottimismo. L’estate 2023, infatti, sembrerebbe essere andata bene sul Titano. Il turismo, insomma, non solo ha retto ma addirittura sembrerebbe aver recuperato i numeri pre-Covid riuscendo, forse, a superarli.
Occorre, innanzitutto, analizzare l’andamento del turismo di questa estate 2023 in linea generale. Caro vita ed inflazione hanno inciso non poco sulle vacanze degli italiani avendo, quindi, un impatto negativo sul turismo. In Italia, in effetti, la stagione turistica è stata salvata grazie alla presenza di più stranieri. Meno italiani in giro, per vacanza, più turisti provenienti dalla comunità europea e dagli Stati Uniti.
Un altro dato, fondamentale, da tener presente, oltre la congiuntura economica, è quanto capitato in Emilia-Romagna. L’alluvione della regione, infatti, è risultata essere una pessima pubblicità. Sono molti i turisti che, seppur inconsciamente, hanno deciso di dirottare altrove le proprie vacanze.
Dinanzi ad uno scenario del genere il turismo a San Marino ha comunque dato i suoi frutti. Federico Pedini Amati, il Segretario di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino, infatti, afferma senza ombra di dubbio che la Repubblica del Titano ha fatto meglio della riviera romagnola.
I numeri dovrebbero, insomma, essere estremamente positivi ed è per questo che dalla Segreteria aspettano i dati definitivi nero su bianco. Ci sono, però, elementi oggettivi che lasciano intendere quanto sia andata bene la stagione turistica sammarinese. I dati della funivia, ad esempio, supportano questo ottimismo, facendo un riscontro sui dati, infatti, si nota facilmente come questo sia stato uno degli anni più positivi.
A dare man forte all’ottimismo che, comunque, trapela dalla Segreteria, ci sono gli addetti ai lavori. E’ il caso di Luca Rico, titolare dell’agenzia di tour operator Azimut, il suo fatturato è cresciuto del 40% rispetto al 2022, cosa questa che può sembrare scontata. Se si considera, però, che rispetto al 2019 (anno prima del Covid) il fatturato è raddoppiato il dato del 2023 prende un significato del tutto diverso.
Dello stesso avviso Alda Valentini del Tour operator Podium. Per lei si può finalmente parlare di vera ripartenza. Sottolinea, poi, come sia cambiato, però, il turismo in questi anni: più ricco ma con esigenze maggiori che richiedono servizi di alta qualità.
Per San Marino, insomma, si prospetta un nuovo boom di turismo per il quale, però, bisogna attrezzarsi con strutture ricettive capaci di ospitare più persone e con una qualità sempre più alta. Lo sviluppo dell’aeroporto internazionale Rimini-San Marino, in questi giorni c’è stato un incontro con il governo italiano e l’istituzione di un tavolo tecnico, potrebbe favorire ancora di più l’offerta sammarinese e fa capire quanto ci si stia muovendo in questa direzione da parte della Segreteria di Stato.
Parliamo del resto di una meta di sicuro interesse e fascino. La sua tradizione culturale e i suoi valori di autenticità, libertà e identità non sono stati minimamente scalfiti nei secoli. Non a caso, poi, l’UNESCO ha inserito il centro storico di San Marino, quello di Borgo Maggiore e il Monte Titano nella lista dei Beni Protetti.