La casa di proprietà è il sogno di ogni famiglia italiana. Ma dopo la casa, cosa sognano gli italiani? Secondo un sondaggio della società Condes (soggetto specializzato nelle rilevazioni sul benessere abitativo) il 43% dei condomini desidera un amministratore di condominio affidabile e preparato.
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Questo perchè avere i conti in ordine è un buon viatico per prevenire truffe o guai peggiori: un amministratore professionale dovrebbe garantire ai condomini la tranquillità d’una gestione trasparente, oculata e secondo norma di legge.
Riunione di condomino
Ricordiamo tutti le fantozziane riunioni condominiali del Ragionier Ugo, quando, armati di mazzuola ed elmetti, i condomini si sfidavano ad un fight club tra le quattro mura: viepiù prosaicamente, nella realtà a rischiare è il portafoglio, non la testa dei condomini. Dunque, una contabilità affidabile e trasparente, figlia di un monitoraggio fedele da parte dell’amministratore, è fondamentale per non rischiare truffe e raggiri. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Confabitare, l’associazione che rappresenta i proprietari di immobili, i truffatori seriali, quelli che scappano col bottino, dopo aver svuotato il conto condominiale, sono (per fortuna) una minoranza: nelle grandi città, la percentuale può però arrivare anche ad un 5% di casi.
Truffe ed arrotondamenti
Se per truffa, però, intendiamo il (più o meno) fraudolento accordo sottobanco con le ditte cui si affidano i lavori condominiali, allora i valori salgono e “si viaggia intorno all’80% dei condomini”, sottolineano da Confabitare. Per Francesco Burrelli, presidente dell’Ananci, l’associazione degli amministratori di condominio più influente d’Italia, “il problema va visto da ambo i lati, ossia anche da quello degli inquilini che scelgono (quasi sempre) l’amministratore che costa meno, anziché quello più preparato ed adeguato al ruolo”.
In Italia sono circa 20 mila i professionisti del settore, iscritti in circa 50 associazioni di categoria: eppure, secondo dati ufficiosi, ad amministrare i nostri palazzi sarebbero molti di più, quasi 80mila. Un vero e proprio esercito, tra le cui fila militano ovviamente anche veri e propri delinquenti seriali: ultimamente, a Bergamo, l’amministratore di una società che gestiva centinaia di condomini, presentando false fatturazioni di spese inesistenti, è riuscito ad incassare oltre 1 milione di euro in modo fraudolento.
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Amministrare è umano
Amministrare è umano, perseverare nell’inedia è stupido, oltre che diabolico: difatti l’amministratore agisce su delega dei condomini (che provvedono alla sua nomina) e questi ne sono legalmente responsabili, essendo tenuti a controllarne le azioni e (di più) le omissioni, vegliando sul suo operato. Si configurerebbe altrimenti l’omessa vigilanza, e potrebbero, i tapini, esser costretti a rifondere i danni causati ai fornitori: eventualità tutt’altro che remota, e che porta all’esasperazione migliaia di poveri condomini, che si vedono addebitare più volte spese (magari) già sostenute. Come difendersi? Tenendo gli occhi ben aperti e pretendendo report periodici sulle spese e la gestione dello stabile: i furbetti non spariranno, ma le truffe diminuiranno sensibilmente.