Pomodori in Frigo o No? La risposta ti sbalordirà | Pazzesco, hai sempre sbagliato

Ci sono alimenti da non mettere mai in frigo. Come conservare il cibo, infatti, è una pratica da non sottovalutare che richiede accortezza.

Farlo in maniera corretta significa non sprecare cibo, quindi risparmiare e, soprattutto, poterlo consumare senza rischi a distanza di tempo.

Alimenti in frigo

Ci sono dei rischi anche gravi per la nostra salute da non prendere sotto gamba, conservare alcuni alimenti in frigo, infatti, è un errore di cui potresti pentirtene.

Attenzione a questi alimenti, non vanno mai in frigo

Conservare gli alimenti, in maniera corretta, significa mantenerli il più a lungo possibile senza farli deteriorare e conservando le caratteristiche organolettiche e sensoriali del prodotto. Significa, altresì, poter consumare l’alimento a distanza di tempo senza correre rischi per la nostra salute.

La conservazione, infatti, è proprio quella pratica che ci permette di eliminare o contenere il rischio biologico. Ci sono alimenti che se non consumati freschi rischiano di essere attaccati da microorganismi che proliferando potrebbero generare intossicazioni, infezioni ed altri rischi per la salute.

Un alimento si deteriora in base ad alcune condizioni che si vengono a creare, queste riguardano la temperatura, l’umidità ed il tempo (per alcuni cibi più tempo passa più si possono deteriorare).

In una estate come questa che si sta prolungando anche in questo mese di settembre, il caldo e l’afa che ne conseguono ci portano a pensare che il posto migliore dove conservare i nostri alimenti sia il frigorifero.

Frigorifero

Ci sono alimenti, però, che in nessun modo devono essere conservati in frigo, se è tua abitudine farlo stai commettendo un grave errore. Ci sono almeno 5 alimenti che non vanno conservati in frigo, il rischio è davvero grosso.

Per alcuni alimenti, infatti, l’essere conservati in frigo a quelle basse temperature li farà deteriorare molto prima del previsto (ottenendo così l’effetto contrario), soprattutto li esporrà ad essere attaccati da batteri e microorganismi che potrebbero poi riversarsi sulla nostra persona.

Come conservarli correttamente

Il pane fa, sicuramente, parte di questi cibi. Seppur in buona fede siamo portati a credere che possa durare di più in questo modo, riporlo in frigo lo farebbe deteriorare prima e renderlo inutilizzabile. Il pane in frigo accelera il suo processo di maturazione si secca prima e diventa gommoso, cambia anche il sapore e la consistenza. Mettere il pane in frigo, insomma, significa buttarlo prima del necessario.

Ciò che sto per dirti ora di sicuro ti stupirà. Cipolle e aglio sono altri due alimenti che assolutamente non vanno mesi in frigo. Le cipolle hanno bisogno di un luogo fresco e asciutto (fresco non freddo), l’ideale potrebbe essere una cantinola o una comune dispensa in cucina. E’ opportuno sottolineare, però, che ci riferiamo a cipolle intere. intatte.

Lo stesso vale per l’aglio. Stesso tipo di ambiente fresco e asciutto ma in questo caso sarebbe opportuno avere una buona ventilazione. Per l’aglio poi bisogna pure fare attenzione a non esporlo alla luce diretta del sole.
Tra gli alimenti da non mettere mai in frigo vi sono i pomodori. Eh si chi di noi non ha mai messo i pomodori in frigorifero pensando di conservarli meglio e più a lungo? Ebbene questo è un errore gravissimo. La bassa temperatura del frigo va ad intaccare le caratteristiche dei pomodori incidendo sul sapore, rendendoli stopposi. I pomodori, in perfette condizioni, vanno conservati a temperatura ambiente, proteggendoli dal sole diretto.

Il miele non va mai conservato in frigorifero, abitudine molto diffusa quanto sbagliata, e non va esposto a fonti di calore. Questo alimenti, infatti, il miele cambia la sua struttura molecolare, in frigo tenderà a cristallizzarsi diventando duro, vicino a fonti di calore, come il sole, tenderà a sciogliersi.

Il miele dunque va conservato in un luogo fresco ed asciutto, come una dispensa, al riparo da fonti di luce diretta, da correnti fredde o fonti di calore.

 

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