È un periodo molto particolare quello che il nostro Paese sta vivendo. Da qualche tempo, infatti, “si balla” un po’ di più.
La frequenza dei terremoti nel nostro Paese è aumentata in questi ultimi tempi, ma ciò non ci deve far allarmare. Ci sono però, alcune particolarità interessanti da scoprire.
Una su tutte è quella di sentire un boato nel pieno di una scossa di terremoto. Perché accade ciò?
Purtroppo, almeno una volta nella vita, ciascuno di noi è stato tristemente protagonista di una scossa di terremoto. Abbiamo sentito tremare la terra sotto i nostri piedi ma, questo, ci fa paura sì, ma dall’altro lato ci porta anche a pensare e a porci delle domande. Chi ha sentito un terremoto, allo stesso tempo, ha sentito anche un boato provenire dal suolo.
Cosa significa questo? Stando ad uno studio su alcuni dati raccolti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il 40% delle persone che ha visto o assistito ad un terremoto ha sentito questo “rumore”. Da cosa è causato? Si tratta delle onde sismiche, o meglio, di onde acustiche. Queste sono “generate a loro volta dalle onde che viaggiano nella terra: il terreno si comporta come un enorme altoparlante che si muove sotto i nostri piedi trasferendo le vibrazioni all’aria e dunque in atmosfera” – spiega il sito Geopop.
Ma le onde che si “sprigionano” sono sempre tutte uguali? O hanno una diversa intensità? Le prime onde che arrivano e che vengono avvertite sono quelle longitudinali, sono le più difficili da percepire come vibrazione, ma possono produrre un suono udibile. Sono proprio loro quelle che producono “il suono”.
Le seconde, invece, sono le onde trasversali. Sono chiamate anche onde di taglio e generalmente più lente di quelle precedenti. Ma allora perché noi percepiamo il boato? Ci sono anche altri elementi che ci permettono di sentirlo, più o meno, chiaramente il suono. Tipo, ad esempio, la magnitudo del terremoto o, ancora (e forse il segnale più evidente) la profondità alla quale è avvenuto il sisma.
Da uno studio fatto proprio sui terremoti avutisi nel nostro Paese, è emerso che la percentuale di suoni uditi aumenta con la magnitudo del terremoto e diminuisce con la distanza epicentrale. In sostanza, il terremoto causa sempre un rumore nella zona del suo epicentro, anche se la magnitudo risulta essere molto bassa.