Sapevi che sono state emanate nuove regole per i giganti del web? Ebbene sì, anche loro dovranno adeguarsi a degli standard.
Sono ben 6 i giganti del web che sono stati indicati come “gatekeeper”, ovvero grandi piattaforme che saranno costrette a rispettare alcuni nuovi obblighi stabiliti dall’Unione Europea.
Le nuove regole Ue del Digital Markets Act saranno valide per i prossimi 6 mesi. Vediamo insieme di cosa si tratta.
I giganti del web e le nuove regole
Giganti del web siete costretti ad adattarvi alle regole emanate dall’Unione Europea. Sono, infatti, Microsoft, Google, Amazon, Apple, ByteDance (con TikTok) e Meta (con Facebook e Instagram) a esser state individuate, data la loro posizione dominante nel mondo digitale, a rispettare i nuovi obblighi Ue del Digital Markets Act per i prossimi sei mesi.
Le singole aziende dovranno adattare e adeguare ciascuna i rispettivi servizi, offrendo più scelta e più libertà ai consumatori quando anche agli utenti aziendali, evitando trattamenti di favore per i propri servizi e prodotti rispetto a quelli offerti da enti terzi.
Una sorta di vero e proprio conto alla rovescia che è iniziato e che, nel giro di 6 mesi porterà anche su queste piattaforme la piena applicazione del Dma, il Digital Markets Act dell’Unione europea. Cosa definisce la nuova normativa? In primis, regole più chiare per le grandi piattaforme online e, dall’altro lato, anche a far in modo che nessuna di esse possa abusare della propria grande posizione a discapito di altre aziende o degli utenti stessi.
Quali sono e cosa rischi chi non si adegua
Il loro esse state definite “gatekeeper” le identifica come aziende che, negli ultimi tre anni, hanno raggiunto un fatturato annuo nell’Ue di almeno 7,5 miliardi di euro o che la sua capitalizzazione di mercato sia pari ad almeno 75 miliardi di euro. Allo stesso tempo, equivale anche al fatto che abbiano almeno 45 milioni di utenti finali su base mensile e, anche, almeno 10mila utenti commerciali stabiliti nell’Ue.
Quali sono le nuove regole che dovranno rispettare? La prima è quella di garantire agli utenti il diritto di annullare l’abbonamento ai servizi di piattaforma di base a condizioni analoghe a quelle dell’abbonamento. Dovranno, inoltre, garantire l’interoperabilità delle funzionalità di base dei loro servizi di messaggistica istantanea e consentire agli sviluppatori di applicazioni di accedere alle funzionalità ausiliarie degli smartphone, sempre a condizioni di parità.
Dall’altro lato ancora, dovranno dare ai venditori l’accesso ai loro dati di prestazione marketing o pubblicitaria sulla piattaforma e, infine, informare la Commissione europea in merito alle acquisizioni e fusioni da essi realizzate. Chi non si adeguerà o non lo farà, rischia un’ammenda fino al 10% del suo fatturato totale a livello mondiale.