Molti non lo sanno ma anche i genitori lavoratori hanno diritto ad una serie di bonus. Scopriamo insieme quali sono e come fare domanda.
La legge di bilancio 2023 non si è dimenticata dei genitori lavoratori. Per loro ci sono vari bonus.
Tema che ci portiamo dietro da decenni e che da decenni crea dibattiti e scontri che, però, non portano mai ad una risoluzione concreta del problema. Essere genitori è già di per sé il mestiere più difficile del mondo ma quando oltre a questo mestiere se ne deve svolgere anche un altro (quello, per intenderci, che permette di mettere il cibo sulla tavola) la situazione si complica ulteriormente.
E non si tratta di essere meno forti o performanti rispetto a chi genitore lo è stato prima di noi, essere genitori oggi è oggettivamente più difficile rispetto al passato. Un po’ perché i nonni sono ancora tutti al lavoro, un po’ perché i figli ormai sono solo di chi li fa e non della comunità, un po’ perché non ci sono asili nido comunali, servizi gratuiti per famiglie, ludoteche pubbliche, ecco che essere genitori è una sorta di episodio interminabile di Giochi Senza Frontiere. Tutto va studiato e calendarizzato, la vita diventa un incastro di situazioni e basta una chiusura improvvisa della scuola per generare drammi esistenziali ed attacchi di panico in genitori sempre più soli ed infelici.
Ad ogni modo per dare un minimo sollievo almeno ai portafogli dei genitori lavoratori lo stato ha pensato ad una serie di bonus.
Il primo bonus riconfermato è l’assegno unico cui si ha diritto fino ai 21 anni d’età del figlio e che è indipendente dal reddito della famiglia. E’ un assegno che può anche essere diviso a metà in caso di genitori separati e che aumenta con l’aumentare dei figli a carico. Altro bonus molto conosciuto è il Bonus Asilo Nido che aiuta i genitori a pagare parte della retta del nido, sia esso pubblico o privato. In realtà con questo bonus, in caso di figli con disabilità, lo stato aiuta le famiglie a pagare l’assistenza domiciliare al minore gravemente malato. Al momento non sono previsti altri bonus sebbene il governo si stia impegnando a cercare nuovi strumenti per promuovere la natalità.
Come scritto su per poter ottenere l’assegno unico non c’è bisogno di produrre un ISEE o non c’è bisogno di godere di particolari condizioni. E’ un bonus cui possono accedere tutti i lavoratori, indipendentemente dal reddito. Anche il bonus nido viene erogato a prescindere dal reddito ma in questo caso è fondamentale presentare ISEE per poter stabilire l’entità del bonus che va da un minimo di 136,37 € per i redditi più alti fino a 272, 73 € per quelli più bassi.
Anche per le mamme disoccupate c’è un piccolo aiuto. Maggiori informazioni QUI