Bonus tinteggiatura al 50%: quando e come è possibile approfittarne

In questi giorni si sta parlando molto del cosiddetto bonus tinteggiatura, ma questo vociferare ne ha determinato anche un certo livello di confusione e incertezza. Per questo è bene chiarire di cosa si tratti e capire una volta per tutta quando è possibile davvero usufruire di questo strumento per la propria abitazione.

Molti si chiedono infatti se, dopo la fine del Bonus facciate attivo negli scorsi anni, è possibile ridipingere le pareti della propria casa usufruendo di bonus e facilitazioni da parte del governo italiano.

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La domanda è infatti più che lecita, e dopo che nelle scorse settimane si è parlato di bonus tinteggiatura è bene chiarire al meglio la situazione. Si tratta infatti di una delle agevolazioni a cui oggi effettivamente si può accedere, risparmiando sui lavori di rinnovamento del proprio immobile, ma solo a determinare condizioni.

Il bonus tinteggiatura garantisce infatti il risparmio del 50 per cento delle spese sostenute, ma ad una condizione. Si tratta infatti di una misura legata in maniera diretta al bonus ristrutturazione, che cioè rientra solo all’interno di una più ampia un’agevolazione.

Che cos’è il bonus tinteggiatura è quando è utilizzabile

Per lavori di tinteggiatura si parla dell’applicazione di pittura o vernice sulle pareti, interne o esterne, di un edificio. Un lavoro fondamentale per la manutenzione dello stesso, che va realizzato per mano di professionisti esperti e con materiali che rispettino l’ambiente e la salute. Questo genere di lavori rientra tra gli interventi di manutenzione ordinaria, e le agevolazioni di cui si parla sono fruibili quando i valori coinvolgono le parti comuni dei condomini o di altri fabbricati plurifamiliari.

L’Agenzia delle Entrate ha infatti specificato che tra le opere per le quali è possibile ottenere l’agevolazione fiscale ci sono la tinteggiatura esterna con il rifacimento e modifica di materiali e colori. Ciò significa che nel momento in cui si decide di pitturare le facciate di un edificio utilizzando un colore o un materiale diverso, ad esempio un manto protettivo e traspirante, è possibile accedere al bonus ristrutturazione e al bonus tinteggiatura.

Tuttavia, sempre l’Agenzia delle Entrate ha spiegato più volte che di per sé gli interventi di tinteggiatura non sono detraibili, perché rientrano nella manutenzione ordinaria dell’immobile. Lo diventano quindi solo nel momento in cui sono inclusi in un altro intervento edilizio di categoria superiore. Come ad esempio la manutenzione straordinaria, un principio che si applica al bonus ristrutturazione, ma anche ad altre agevolazioni fiscali come l’ecobonus, il bonus barriere architettoniche e il superbonus.

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In sostanza, per accedere al bonus tinteggiatura è necessario che l’intervento sia parte di un altro intervento più ampio che coinvolge l’abitazione, che avvia già fatto avviare i lavori di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria. Questi potrebbero essere la demolizione di un muro, il rifacimento di scale e rampe, l’installazione di pannelli solari, l’integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici o altri tipi di interventi strutturali.

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