Sapevi che oggi ricorre la dodicesima Giornata della valorizzazione del Gatto Nero? Sai perché per alcuni porta sfortuna e per altri invece fortuna?
Storia e (falsi) miti sul gatto più bistrattato del mondo. Dopo di lui solo il gatto rosso, parimenti associato alla sfortuna.
Perché il 17 agosto?
Amanti dei gatti neri gioite! Oggi è la dodicesima Giornata della Valorizzazione del Gatto Nero. Finalmente il felino più bistrattato della storia ha un suo riconoscimento ufficiale. Se vi state chiedendo come mai sia stata scelta proprio questa data la risposta è molto semplice: tutto nacque per iniziativa dell’artista statunitense Wayne H. Morris il quale per commemorare la scomparsa di sua sorella e del suo gatto nero (avvenuta nel 2011) si inventò questa Black Cat Apreciation Day. L’obiettivo era proprio sfatare i falsi miti che circolano da secoli su questi meravigliosi felini.
Perché si dice porti sfortuna?
Tradizionalmente, specie nei paesi occidentali, il nero è uno dei colori associati al male in genere e al mondo dei morti e del diavolo. Quindi già per questo motivo il gatto nero era guardato con sospetto. Durante il medioevo poi, quando si usava molto il cavallo come mezzo di locomozione si diffuse la credenza che il gatto nero, oltre ad essere amico inseparabile delle streghe, fosse anche portatore di malaugurio. Questo perché ai gatti, si sa, piace passeggiare e andare a caccia di notte e di norma il gatto nero ha degli inquietanti occhi gialli. Quando capitava che un cavallo ed un gatto nero si incrociavano di notte il cavallo (che, lo sappiamo tutti, non è proprio il più coraggioso degli animali) si spaventava e disarcionava il suo cavaliere. Da qui la leggenda del gatto nero portatore di sventura.
Ma non tutti la pensano così
Tolti i soliti egizi che veneravano tutti i gatti, specie i neri, anche molti altri popoli hanno grande ammirazione nei confronti del nero felino. Ad esempio nei paesi anglosassoni è considerato un talismano. In Scozia si pensa che se un gatto nero ti entra in casa ti sta portando prosperità. Nella mitologia celtica c’è la fata Sìth sa tramutarsi in gatto nero.
Si ritiene poi che le ragazze in età da marito che adottano un gatto nero avranno molti pretendenti. Molto affezionati ai gatti neri i marinai che erano soliti portarne uno sulle loro navi per garantirsi una navigazione tranquilla. A volte addirittura le mogli dei marinai tenevano gatti neri in casa sperando in questo modo di proteggere i mariti. In Giappone adorano i gatti neri perché li considerano benauguranti. Addirittura in Birmania si pensava che le anime dei morti trasmigrassero nel corpo dei gatti neri e lì rimanessero fino alla morte dell’animale.