Se sei solito prelevare contanti agli sportelli bancomat sappi che sei a rischio. E la banca non ti aiuterà.

Circola da qualche mese una nuova, odiosa, truffa. Ecco di cosa si tratta e come proteggersi.
La nuova truffa
I truffatori non vanno mai in vacanza e le studiano tutte per sottrarre denaro ad ignari cittadini. Questa volta però hanno veramente esagerato! Si sono inventati un sistema che, non solo, sottrae denaro alle persone ma che vi renderà anche impossibile recuperare il vostro denaro. Se interpellati, infatti, gli istituti di credito (le banche, per intenderci!) non rileveranno alcun problema nei loro sistemi informatici di controllo.

Questa nuova truffa passa attraverso una diavoleria che si chiama Skimmer (che in inglese significa lettore). Questo lettore viene posizionato sullo skimmer originale dello sportello bancomat che, a sua volta, è posizionato nella slot dove si inserisce la carta.
Come funziona lo skimmer fake
Essendo posizionato sopra lo skimmer originale il fake Skimmer si sostituisce al lettore originale. E quindi carpisce tutti i dati della carta. Addirittura alcuni truffatori aggiungono un fake pin pad (il tastierino per digitare il pin) per reperire il codice pin della carta. Acquisito il pin il truffatore può effettuare tranquillamente acquisti e prelievi. Tra l’altro la truffa è doppiamente subdola perché ci si rende conto di essere stati truffati solo quando si controlla la lista movimenti della carta o quando si va a fare un prelievo e lo sportello avvisa che non ci sono più soldi prelevabili.

La beffa è triplice perché nessuno può aiutare il truffato a recuperare il suo denaro. Per le banche, infatti, le operazioni di prelievo soldi sono perfettamente regolari. Per la Polizia Postale d’altro canto è, allo stato attuale, impossibile rintracciare i truffatori.
Come difendersi
Messa in questi termini sembra che non ci sia via d’uscita. Tutti potremmo essere truffati e tutti gli sportelli bancomat potrebbero essere stati potenzialmente manomessi. Invece ci sono dei modi per proteggersi.

Il primo e, forse, più banale sta nel limitare al minimo i prelievi al bancomat. Sappiamo bene che ci sono alcuni esercenti che sono ancora restii ad accettare i pagamenti con il POS e sappiamo altrettanto bene che ci sono delle circostanze nelle quali è impossibile pagare con carta (pensate alle offerte che si lasciano nei cestini delle chiese o ai soldi dati in elemosina). Ma per quanto possibile cerchiamo sempre di usare le carte di credito o di debito.
Un altro suggerimento utile sta nel controllare minuziosamente lo sportello prima di inserire la carta. In moltissimi casi, guardando attentamente, ci si rende conto che uno sportello è stato manomesso. Aguzzando la vista si nota che la slot del lettore presenta due fessure d’ingresso. E allo stesso modo ci si rende conto, facendo attenzione, se è stato sovrapposto un nuovo tastierino del pin su quello originale. Insomma il trucco è: fare estrema attenzione ai dettagli e cambiare sportello se quello che abbiamo davanti non ci convince.