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Italiani popolo di impasticcati? Cosa dicono i dati

Il consumo di farmaci in Italia è in crescita costante da qualche anno.

Consumo farmaci in Italia.
photo web source

Ma cosa consumano di più gli Italiani, quali i principi attivi più diffusi?

Farmacia Italia

Sempre più ipertesi, con il mal di stomaco cronico e le ossa osteoporotiche: dunque incolonnati al bancone della farmacia, manco fosse la fila per entrare al Billionaire! Tutti uniti per ritirare pillole, gocce, supposte, sventolando prescrizioni mediche e ricette fai da te, pronti ad andare al pronto soccorso al primo sintomo di influenza. E’ questo il quadro che emerge a guardare i dati diffusi da FederFarma (associazione nazionale dei farmacisti). Nella classifica dei dieci farmaci (rectius, dei principi attivi) maggiormente prescritti dai medici di base (in percentuale, sul totale di confezioni distribuite) i primi posti sono occupati da: bisoprololo fumarato, pantoprazolo sodico e dal colecalciferolo. Ci avete capito qualcosa? 

Nomi chimicamente complessi, per farmaci da banco, di uso quotidiano, utili a combattere, nell’ordine: l’ipertensione, il reflusso gastro-esofageo e la mancanza di vitamina D; ergo, sulla spesa sanitaria nazionale incidono maggiormente i principi attivi utilizzati per la protezione dalle disfunzioni cardiache e dallo stress alimentare o psicosomatico.

E la cara vecchia aspirina?

E La “regina” dei medicinali, sua Maestà l’acido acetilsalicilico? Si piazza tra i primi dieci, ma non tra i farmaci più richiesti e consumati (è al settimo posto): il progresso molecolare ha portato al sopravanzamento della vecchia aspirina da parte di parecchi antinfiammatori viepiù efficaci. Il padre della molecola, il dottor Hoffmann, ricercatore alla Bayer, la stabilizzò per caso, mentre era alla ricerca di un antireumatico maggiormente efficace per curare i dolori alle ossa del padre: chissà oggi cosa direbbe a vedere la sua “panacea” universale scalzata da principi attivi più performanti. Comunque sia, il Belpaese si attesta tra i primi consumatori di protettori cardiaci, segno che al cuor non si comanda ma è meglio tenerselo caro; secondariamente, abbiamo i farmaci per tenere a bada il diabete: siamo pur sempre il paese dei carboidrati raffinati, sotto forma di pasta, pane, dolci e zuccheri contando.

Diffusione aspirina in Italia. photo web source

Economia in pillole

Riflettendo indi sul dato economico collegato al consumo di medicinali, si nota che in Italia le malattie che incidono in maniera preponderante sul Sistema Sanitario Nazionale sono quelle relative alle patologie dell’apparato gastrointestinale, seguite dalle disfunzioni metaboliche (26% del totale); di poco inferiori le malattie legate al sistema cardiorespiratorio e vascolare (25,74%), seguite (al terzo posto) dalle problematiche legate al sistema nervoso (considerando anche le disfunzioni psico-funzionali).                      Italiani popolo di impasticcati, dunque? Non proprio, anzi: secondo Eurostat, l’Italia si colloca agli ultimi posti per consumo di farmaci, sui 28 Paesi UE. Una buona notizia, da festeggiare brindando a bollicine. E non dell’aspirina.

Published by
Marco Catizone