La Champions è comunque italiana | Una storia che conoscono in pochi

Forse in pochi ne sono a conoscenza, ma la Champions parla anche un po’ italiano. Una storia di tradizione ed eccellenza.

champions
La Coppa dalle Grandi Orecchie – Photo web source

Il Manchester City, fresco vincitore dell’ultima Champions, ha difatti messo in bacheca un pezzetto di storia (industriale) italiana.

Champions: Grandi Orecchie made in Italy

Igino e Alberto Iacovacci sono padre e figlio: dall’Irpinia più asprigna con furore, fino ad Istanbul, nella notte dei Campioni. Il loro è una legame di terra e sangue, solido, che si riflette nel lavoro: la loro Iaco Group S.r.l. crea trofei unici per FIFA, UEFA, Serie A e B, e molti altri soggetti italiani ed internazionali. “E’ dal 1978 che ci siamo specializzati in trofei sportivi”, sottolinea Alberto, a.d. della società, “da quando mio padre ha deciso di avviare una collaborazione duratura con il mondo del calcio”.

Oltre 40 anni a forgiare il metallo, con stabilimenti anche nel vicentino (zona famosa per la lavorazione di oro e argento), i Iacovacci sono maestri  nella creazione di articoli di alto profilo artigianale, perfetti per un palcoscenico prestigioso come la Champions League. “Siamo legati alla UEFA da oltre vent’anni”, ricorda Iacovacci junior, “questa è la quarta stagione consecutiva in cui realizziamo anche i trofei per i massimi tornei europei”.

Primi in Europa

Se, ahinoi, l‘Inter si è piazzata seconda, il made in Italy della Iaco Group sono anni che si assegna il primato, alzando al cielo e (facendo alzare) l’eccellenza italiana nella lavorazione dei trofei sportivi: “Questa volta è stata più dura del solito”, sottolinea l’a.d., “Ci sono delle gare d’appalto per assegnare il lavoro, secondo criteri abbastanza rigidi: negli anni abbiamo battuto colossi come la Asprey London inglese, un’oreficeria che lavora per la Casa Reale. Un successo che ci ha permesso di realizzare anche la Coppa dell’Europeo 2021, quello targato Italia”. Praticamente abbiamo battuto l’Inghilterra per ben due volte, in casa di Sua Maestà, alzando la Coppa (italiana) da vincitori indiscussi.

Metallo pensante

Per creare un manufatto simile, un trofeo unico per design ed attenzione ai dettagli, l’opera manuale incide per oltre l’80%: il procedimento è quasi tutto artigianale, molto poco è lasciato all’automatismo industriale. “Infatti per definire il tutto, dal primo all’ultimo passaggio, servono oltre due mesi e mezzo di lavoro, ed è tutta testa e manualità”.

Champions
Alberto Iacovacci, a.d. dell’azienda, con la Coppa Champions – Photo web source

Ma come è fatta la Coppa dalle Grandi Orecchie? “È in argento puro”, precisa Iacovacci, “pesa circa nove chili. Poi ha questa particolarità dei manici, quelli che la rendono unica, la Coppa dalle Grandi Orecchie”. Un trofeo unico, per una competizione di altissimo livello. E perfetta per il nostro made in Italy.

Gestione cookie