Il Giro d’Italia a Napoli | Lo sport fa conoscere la provincia

La carovana del Giro d’Italia è ufficialmente partita e, per la prima volta, dalle zone del Centro Italia. Non i soliti posti e le solite città, ma tante novità.

Abruzzo, Puglia, Campania, Toscana…solo per citare alcune delle regioni che sono toccate dal passaggio dei corridori. Posti che ci permettono di scoprire nuove meraviglie del nostro paese.

Napoli e il Giro d’Italia: un passaggio che ci permette di conoscere la periferia
photo: vesuviolive

Oggi la tappa è a Napoli, ma non solo le bellezze della città. Questa volta è la periferia ad esser protagonista, insieme alla Costiera Amalfitana.

Arriva il Giro d’Italia a Napoli

Tutti attendono con ansia il passaggio della famosa Carovana: è cosi che si chiama la macchina organizzatrice della corsa più amata d’Italia: il Giro. E, come ogni mese di maggio, canonico, parte e attraversa tutta l’Italia in particolare, da due anni a questa parte, parte e finisce nel nostro Paese. Eh sì, perché diverse volte, forse anche per motivi economici e di sponsor, è partita all’estero per poi concludersi in Italia.

Quest’anno, invece, sono alcune regioni (che prima raramente venivano toccate dal passaggio del Giro) ad essere attraversate. Roma, la capitale, vedrà lo sprint finale. Milano, la grande assente al passaggio, ma è il Centro ed il Sud ad esser protagonista, anche in luoghi e cittadine che, a memoria collettiva, nessuno conosceva.

Oggi, 11 maggio, il Giro tocca una città già in festa di suo: Napoli. Dopo la vittoria per lo scudetto ed una città tinta d’azzurro, oggi si cambia e diventa rosa. Si, perché la tappa, di oltre 160 km, attraversa luoghi prima sconosciuti ai più, o comunque, conosciuti solo per nome. E non parliamo della Costiera Amalfitana (seconda parte della tappa), con le sue bellezze conosciute in tutto il mondo, ma della prima parte della tappa stessa.

Ponticelli, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, Ottaviano, Portici: sono solo alcune delle cittadine che il Giro tocca quest’oggi. Ogni luogo è stato preparato a festa, l’asfalto degno (e come dovrebbe sempre essere) per il passaggio della carovana e dei corridori. Chiuse al traffico dalle ore 10 di questa mattina fino a fine corsa e, per l’occasione, anche tutte le scuole sono state chiuse.

Napoli e il Giro d’Italia: un passaggio che ci permette di conoscere la periferia
Basilica “Santa Maria della Neve”, Ponticelli e Santuario della Madonna dell’Arco

Luoghi da conoscere al passaggio della tappa: Ponticelli e Sant’Anastasia

Tutti guardano il passaggio dei ciclisti, dai balconi, assiepandosi lungo la via, dietro le transenne. Partenza a Via Caracciolo, sul lungomare e l’arrivo alla Rotonda Diaz. Ma, come dicevamo, sono le periferie ad aver maggiormente vissuto la giornata di Giro e, per questo motivo, abbiamo deciso di accompagnarvi in due dei tanti paesi e quartieri attraversati dalla carovana: Ponticelli e Sant’Anastasia.

Ai più, forse, questi due nomi di quartieri e paesi non dicono nulla, ma essi racchiudono al loro interno due scrigni unici di devozione e arte sacra: la Basilica minore della Madonna della Neve (Ponticelli) ed il Santuario della Madonna dell’Arco (Sant’Anastasia). Due luoghi di culto che in pochi non conoscono.

Il Santuario della Madonna dell’Arco con il suo annuale pellegrinaggio a piedi dei battenti, provenienti da tutta la Campania, il lunedì di Pasqua. Secondo la tradizione, il lunedì di Pasqua del 1450 un giovane, adirato per la sconfitta subita al gioco della pallamaglio, bestemmiando scagliò violentemente una boccia contro la vicina immagine sacra: l’effigie della Madonna avrebbe cominciato a sanguinare dalla guancia sinistra, facendo così gridare al miracolo la gente accorsa.

Nel quartiere di Ponticelli, sorge la Basilica di Santa Maria della Neve. In occasione della ricorrenza (la prima domenica dopo il 5 agosto) viene portato, per le strade del quartiere, un carro alto 16,80 m sul quale viene issata la statua della Vergine Maria. Il carro è portato a spalla da decine e decine di devoti.

Napoli, non è solo festa scudetto e Giro d’Italia, ma anche un modo per conoscere e scoprire la periferia, che non sempre arriva alla ribalta delle cronache e delle telecamere.

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