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Banda delle truffe romantiche: 18 indagati ed estorsioni per un milione di euro

Banda delle truffe romantiche, ossia, raggirare persone online instaurando rapporti sentimentali fasulli, virtuali, per estorcere denaro. Da almeno due anni andava avanti l’attività, illecita, della banda con un giro di affari di almeno un milione di euro. E’ stato il personale della Polizia di Stato, sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Spoleto, a sgominare la cosiddetta banda.

Una vera e propria attività illecita quella messa in piedi dalla banda delle truffe romantiche. Con i 18 decreti di perquisizione nei confronti delle, altrettante, persone indagate la Polizia di Stato è riuscita a far luce sulla vicenda e a porre fine alle attività della banda. I reati, tra l’altro, andrebbero dalla truffa, ovviamente, alla ricettazione e riciclaggio il tutto, naturalmente, legato alle truffe romantiche.

Instauravano rapporti con persone, dopo averle agganciate online, tramite i social. Rapporti fittizi, virtuali a cui seguivano a richieste di soldi. Le potenziali vittime una volta intercettate tramite i social venivano coinvolti in pseudo legami affettivi, ovviamente, virtuali, talmente convincenti che, spesso, inducevano la vittima a versare spontaneamente denaro.

Banda delle truffe romantiche: una vera e propria organizzazione criminale

Questo, secondo il codice penale, rientra in tutto e per tutto nei reati di truffa. Sfruttare l’ignoranza altrui, infatti, non basta a configurare un reato di truffa. Affinché ci sia il reato occorre che i malintenzionati mettano in essere degli artifizi. Riguardo a questi ultimi si tratta di vere e proprie messe in scena. Una alterazione della realtà, una serie di elementi finti in grado da far apparire reale ciò che non lo è e viceversa.

Questo è proprio ciò che faceva la banda delle truffe romantiche: adescare qualcuno con la volontà di spingerlo in errore. Il tutto attraverso una condotta che traeva in inganno la vittima cagionando un danno patrimoniale e traendone un ingiusto profitto. Si parla, infatti, di un giro di affari di oltre un milione di euro in due anni. Questo almeno è quello che ha portato alla luce l’indagine della Polizia di Stato e della Procura della Repubblica di Spoleto.

A seguito delle numerose querele e di denunce da parte delle vittime sono partiti gli accertamenti. In questo modo si è stati in grado di delineare una vera rete criminale in grado di commettere altri reati oltre a quelli delle truffe romantiche. Non sono nuovi i casi, tra l’altro, di ricatti proprio nei confronti delle vittime minacciando di pubblicare foto o peggio e chissà che non sia questo il caso.

La questura di Perugia, comunque, riferisce che la banda delle truffe romantiche era articolata su due livelli. Il primo si occupava di creare profili falsi per adescare le vittime ignare mentre, il secondo livello, aveva il compito di occuparsi dei conti correnti sui quali venivano fatti depositare le somme di denaro estorte. Una vera e propria organizzazione, insomma, infatti, in alcuni casi i conti correnti utilizzati erano di persone ignare (sulle truffe romantiche) che, in cambio di una percentuale di soldi come compenso, consentiva questa transazioni sul proprio conto personale.

Published by
Rocco Grimaldi