Un violento incendio scoppiato nella distilleria Caviro di Faenza da ore sta tenendo tuti con il fiato sospeso. Si tratta di una delle cantine più grandi d’Italia, l’alcol sta facendo da combustibile rendendo tutto molto più complicato.
Sono 15 i silos coinvolti da 200 mc di alcol. Tra scoppi, fiamme alte e nuvole nere è stata disposta l’evacuazione nel raggio di almeno un chilometro.
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I vigili del fuoco sono impegnati, da ore, con almeno dieci squadre nel tentativo, fino a questo momento invano, di domare le fiamme e di riportare la situazione sotto controllo evitando ulteriori rischi, al momento nessuna persona sarebbe rimasta coinvolta negli scoppi e nell’incendio stesso.
Faenza nuvola nera e fiamme alte scatta l’evacuazione
L’allarme, però, viene lanciato ora anche per l’enorme nuvola nera che si è formata ed inizia ad invadere le zone vicine. Il Sindaco di Faenza, Massimo Isola, sta disponendo l’evacuazione con un suo appello: “se vi trovate nel raggio di almeno un chilometro allontanatevi subito.
E’ stato anche attivato, per l’occasione, un numero di emergenza che riportiamo qui per qualsiasi evenienza 0546 691349. L’incendio è davvero violento, ci sono fiamme altissime e ripetute esplosioni che fanno temere il peggio. Del resto il fuoco ha invaso lo stabilimento di via Convertite della Caviro Extra in quel di Faenza, stabilimento questo che si occupa di prodotti secondari come alcool, biometano ed acido tartarico.
Il vino, infatti, viene prodotto negli stabilimenti di Forlì. Sarebbero proprio queste produzioni, infatti, a fare da combustibile alimentando le fiamme in maniera spropositata e dando vita anche alle esplosioni che ripetutamente continuano a sentirsi. I prodotti della Caviro Extra, infatti, proprio per loro composizione hanno un alto tasso di infiammabilità.
Nel frattempo si sono formate delle lunghe code sulla A14 e nelle strade limitrofe. Il traffico sarebbe rallentato proprio a causa dell’incendio e del fumo nero che ne sta derivando. Gli automobilisti in coda, però, hanno potuto riprendere con i loro cellulari la Caviro in fiamme confermando ancora di più l’epicità dell’incendio.
L’enorme esplosione seguita da altre minori e poi le fiamme altissime
Ancora difficili da accertare le cause dell’incendio. Lo stesso Fabio Baldazzi, direttore generale di Caviro Extra di Faenza, non riesce a spiegare cosa sia successo e sembra cauto sulla situazione dei feriti. Al momento, però, tutti i dipendenti sembrerebbero essere in salvo. Difficile dire, quindi, cosa sia accaduto ma tutti, compreso il direttore generale, parlano di una violenta esplosione seguita da altre esplosioni minori. Il botto che, forse, ha consentito a tutti di mettersi in salvo.
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Sono scattate subito, infatti, le procedure di sicurezza per l’evacuazione prima che le fiamme potessero raggiungere (almeno così sembra e si spera resti così) i dipendenti. Tutto sembrerebbe, però, almeno stando a qualche testimonianza, partito da un reparto dove si trovava una ditta esterna, anche loro, fortunatamente in salvo, e da una esplosione che ha fatto letteralmente sobbalzare per qualche metro alcuni dipendenti.
La zona nel raggio di un chilometro è stata evacuata ed è stato allestito un punto di accoglienza presso il Pala Cattani. Chiunque si trovasse nelle vicinanze, infatti, è stato dirottato presso il punto d’accoglienza ed anche le case evacuate si stanno preparando, nel caso ci dovesse essere bisogno, a passare la notte fuori. Palazzetto di Faenza, ancora una volta purtroppo, teatro e specchio delle ferite di questa comunità. I rifiuti del dopo alluvione sono, infatti, ancora ben in vista all’esterno del Pala Cattani mentre, al suo interno, si stanno riparando persone sconvolte ed impaurite da questo violento incendio.