Chi di noi non ha mai dormito dopo pranzo? La cosiddetta “pennichella” può dare sollievo al nostro organismo. Ecco quali sono i suoi effetti.
Dormire meno di 30 minuti può dare benefici al corpo, aiutandoci anche a diminuire il rischio obesità quanto anche quello delle alterazioni metaboliche.
Uno studio inglese lo ha confermato. Vediamo insieme nello specifico di cosa si tratta.
La pennichella: tanto desiderata quanto agognata, in particolare dopo una mattinata intensa di lavoro o di studio, o anche quando abbiamo mangiato bene ed il nostro corpo sente il bisogno di riposarsi. Ancora di più quando la notte non siamo riusciti a chiudere occhio e, a metà giornata, il nostro corpo sembra venir meno alla sua normale attività.
Insomma: dormire il pomeriggio fa più che bene. E uno studio inglese ci dà anche un altro motivo per cui fare la pennichella è essenziale al nostro organismo. Dormire poco meno di 30 minuti diminuisce il rischio di obesità e alterazioni metaboliche.
A confermarlo è un gruppo di ricercatori del “Brigham and Women’s Hospital,”, che ha condotto uno studio in merito su circa 3000 persone. I ricercatori hanno osservato la relazione tra pennichella, la sua durata in concomitanza con obesità e sindrome metabolica.
Lo studio ha portato alla scoperta che “un riposino di più di 30 minuti comporta maggiori probabilità di avere un indice di massa corporea più elevato”, in associazione a una pressione sanguigna più alta e ad altre condizioni associate a malattie cardiache e diabete. Il tutto a confronto di chi non ha l’abitudine della pennichella pomeridiana.
L’autrice di questo studio ha spiegato che “non tutte le pennichelle sono uguali. La durata del tempo, la posizione del sonno e altri fattori specifici possono influenzare gli esiti di salute di un pisolino”.
Già precedentemente, era stato condotto uno studio su una fascia più ampia di popolazione del Regno Unito e ne era venuto fuori come risultato che le pennichelle erano associate a un aumento del rischio di obesità. “Volevamo determinare se questo sarebbe vero in un Paese in cui la pennichella è più radicata culturalmente, in questo caso la Spagna, così come la durata della pennichella è correlata alla salute metabolica” – ha continuato l’autrice dello studio.
I ricercatori hanno esaminato circa 3.275 adulti in una popolazione mediterranea, in particolare persone della regione spagnola di Murcia. La divisione in due categorie, fra chi dormiva 30 minuti, e chi di più, ha portato il team ha scoprire che “chi faceva la pennichella lunga aveva un indice di massa corporea più alto e aveva maggiori probabilità di avere la sindrome metabolica”, rispetto a quelli che non facevano la siesta.
Lo studio ha scoperto che le lunghe pennichelle sono, in particolare, associate a sonno notturno e cibo più tardi la sera, con un maggiore apporto energetico a pranzo e fumo di sigaretta.