Mancano poche ore all’accensione dei motori sulla pista di Baku. In attesa del debutto del nuovo format di prove e sprint race in Formula 1 vediamo tutte le cose da conoscere sul Gran Premio di Azerbaijan.
![Formula 1 - GP di Azerbaijan](https://i0.wp.com/www.titanotoday.com/wp-content/uploads/2023/04/Baku-F1-28042023-titanotoday.com_.jpg?resize=840%2C560&ssl=1)
Dall’esordio del tracciato azero nel mondiale Formula 1 ai record sul giro al pole-man a tutte le novità che vedremo qui per la prima volta.
Formula 1: il Baku City Circuit
Il Baku City Circuit ospitò la prima gara di Formula 1 nel 2016. Era il 19 Giugno e, in quello che fu denominato Gran Premio d’Europa, si impose Nico Rosberg su Mercedes davanti alla rossa guidata da Seb Vettel e alla Force India di Sergio Perez. Un circuito che ha subito affascinato i piloti per il contrasto tra le elevate velocità di punta ed i muri della parte centrale nel cuore della città azera.
Il tracciato cittadino misura 6,003 km ed ha diverse particolarità. La prima è sicuramente la cosiddetta Pole-run, ovvero la distanza dalla linea di start al punto di frenata di curva 1. A Baku è di appena 141 metri, la più corta di tutto il mondiale. Una frenata complessa che arriva subito dopo lo stacco della frizione in partenza ma che già dopo il primo giro appare molto distante dall’uscita dell’ultima curva. Qui con una buona scia si possono guadagnare decimi molto preziosi.
![Formula 1 - Baku](https://i0.wp.com/www.titanotoday.com/wp-content/uploads/2023/04/Baku-28042023-titanotoday.com_.jpg?resize=740%2C556&ssl=1)
Il primo settore è caratterizzato da un succedersi di allunghi e violente staccate. Il secondo ed il terzo sono certamente più tortuosi ed impegnativi specialmente nel cuore della città dove in curva 8 e 9 si sfiora il castello. Una striscia di asfalto di appena 7,6 metri di larghezza seconda particolarità di Baku. Qui trovare il giusto bilanciamento in frenata può fare la differenza specialmente quando si arriva a curva 15. Una svolta cieca verso sinistra dove bisogna riuscire a portare molta velocità in uscita senza però eccedere nel suo attacco. Il rischio di finire dritti nella via di fuga o peggio sul muro è molto elevato.
I record, le strategie e gli pneumatici da usare
Attualmente il pole man di Baku è Charles Leclerc che è partito al palo nelle ultime due edizioni del Gp di Azerbaijan. Suo anche il record sul giro fatto segnare nel 2019 in 1.43.009. In questo week end tutti si dovranno adattare al nuovo format di qualifiche e gara sprint con il sabato trasformato quasi in un evento nell’evento.
La strategia domenicale dovrebbe essere quella della sosta unica anche in virtù di un tracciato poco abrasivo, caratteristica questa da tenere ben presente in prova. Il tempo che si perde in corsia Box è di circa 21 secondi. Sarà molto difficile portare rapidamente in temperatura gli pneumatici e molti ricorreranno al doppio giro di riscaldamento. Da non sottovalutare neanche il fattore vento che, quando soffia, si insinua tra i palazzi e le stradine che compongono la parte centrale del circuito influenzando l’efficenza aerodinamica delle monoposto.
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Ultima notazione per la nuova regola sulle mescole da utilizzare nella qualifica della sprint race o Sprint Shootout. I piloti potranno usare nelle qualifiche del sabato solo gomme medie nella SQ1 e SQ2 e gomme morbide solo nella SQ3. Ricordiamo che a Pirelli ha optato per le mescole C3 C4 e C5, le più morbide di ciascun compound. Tutti pronti dunque per il week-end del Gran Premio di Azerbaijan, godiamoci lo spettacolo della Formula 1. E occhio alla Safety Car qui la probabilità di un suo ingresso è del 50%.