Targhe clonate e multe, svelato il mistero dietro gli ultimi casi

Il fenomeno delle targhe clonate sembra purtroppo essere in aumento, ma in alcuni casi può anche trattarsi di un errore. Incredibilmente, in questo potrebbero entrarci le auto francesi, ma il mistero è presto svelato. 

targhe clonate
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L’ultimo episodio riguardante l’intreccio tra multe e auto clonate ci porta nelle Marche, a Fabriano. Lì una settantacinquenne si è infatti vista recapitare quattro contravvenzioni per diverse migliaia di euro e per infrazioni al codice della strada che la povera sventurata, di fatto, non aveva mai commesso. Ora vi spieghiamo cosa è successo, e soprattutto, perché è bene fare subito denuncia se ci si trova in una si queste situazioni.

In quali casi si possono verificare errori

I casi che si presentano sono infatti due. Il primo è quello della clonazione, oppure un semplice dovuto al velox o alle telecamere della ZTL che leggono male la targa. In questi casi, il verbale della contravvenzione viene notificato alla persona sbagliata, anche a causa della negligenza dell’agente stesso che non verifica nell’immediato l’elemento che si trova sotto mano.

Il fenomeno della clonazione è generalmente utilizzato per commettere reati. I criminali scelgono una targa che potrebbe essere anche di una macchina il cui proprietario si conosce in prima persona, e così ne riproducono la targa. Esiste purtroppo un mercato nero molto fiorente di targe clonate, con veri e propri specialisti della falsificazione e laboratori clandestini sempre attivi. Il fatto inoltre che le segnalazioni alle forze dell’ordine su questo genere di casi siano in aumento fa pensare senza dubbio che si tratta di un fenomeno in crescita e da cui guardarsi bene.

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Altre volte, però, l’equivoco può nascere con le auto di origine francese. L’unica differenza infatti tra le targhe italiane e quelle francesi starebbe in dei trattini, presenti in Francia e inesistenti per le auto italiane, ma spesso non abbastanza visibili per evitare di confondere le due targhe. Oppure, da ultimo, un altro caso di equivoco può verificarsi con le auto diplomatiche, la cui targa inizia in azzurro con CD. In quel caso, l’unica differenza dalle targhe comuni è nel colore, ma che gli autovelox rischiano di non comprendere. E di conseguenza di rivolgere le loro multe al guidatore sbagliato.

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