Lavare il pavimento anche se, forse, non ci facciamo caso è una delle operazioni più impegnative, ed anche faticose, tra le faccende domestiche. Da sempre per compiere questa operazione si ricorre ad uno straccio imbevuto, negli anni addietro con tanto olio di gomito, poi mediante l’ausilio di una scopa. Da qualche anno il metodo più innovativo è il mocio.
Al giorno d’oggi, per compiere questa fastidiosa ma pur necessaria operazione, la scelta ricade tra il mocio e lo straccio classico. Viene spontaneo, quindi, porsi la domanda su cosa sia meglio utilizzare per lavare il pavimento. In effetti i due metodi di pulizia che, di base, compiono più o meno lo stesso tipo di lavoro, hanno delle differenze sostanziali.
Entrambi i metodi conservano pro e contro da valutare, anche in base alle esigenze personali, prima di stabilire cosa sia meglio utilizzare per i pavimenti della nostra abitazione.
Lavare il pavimento con il panno
Analizzando il classico panno per lavare a terra, il cosiddetto rimedio della nonna per intenderci, bisogna sottolineare che da un punto di vista strettamente economico questo costa meno del mocio. Un aspetto sicuramente da non sottovalutare, specie di questi tempi. Va, però, tenuto conto nel lungo periodo e, soprattutto, va considerato anche in base alle nostre esigenze.
Lavare il pavimento con lo straccio, infatti, è una operazione molto più stancante rispetto al mocio. E’ anche vero che lo straccio può essere la soluzione ideale dinanzi ad uno sporco eccezionale. Di fronte, magari, a qualcosa che sia gocciolato in terra o cose del genere. Lo straccio può essere anche utilizzato direttamente con le mani sul pavimento chinati in terra ma, naturalmente, questa è una cosa da sconsigliare assolutamente se non giusto per una emergenza.
Le criticità legate allo straccio classico sono sicuramente la maggior fatica nel dovere compiere l’operazione di pulizia. Uno straccio imbevuto, infatti, se non risciacquato costantemente finirebbe solo con lo spargere la sporcizia in maniera diffusa, attaccandosi quest’ultima proprio al tessuto bagnato.
Pur lavando e strizzando lo straccio ad ogni passata questo comporterebbe comunque il farlo con una soluzione pulita, quindi, paradossalmente ad ogni passata bisognerebbe cambiare l’acqua e poi lavare e strizzare lo straccio. Cosa davvero impensabile ai giorni nostri non solo per una questione di maggior dispendio di energia.
Il mocio uno strumento rivoluzionario
Da questo punto di vista, invece, il mocio è stato progettato proprio per ovviare a questo inconveniente. Con questo strumento, infatti, ad ogni passata lo si potrà sciacquare e strizzare sempre con acqua pulita. Questo è possibile in quanto, dopo ogni passata, la testa del mocio viene inserita in un secchio contenente acqua e detergente liquido, per poi essere strizzata, in modo da non lasciare tracce di liquido sul pavimento.
Il mocio, infatti, prevede un secchio con due scompartimenti separati. Da una parte si introduce l’acqua pulita con il detergente, mentre dall’altra parte viene inserito il sistema strizzante che è un cestello ricco di aperture.
La struttura dell’asse del mocio è anch’essa pensata per rendere meno complicata l’operazione e, soprattutto, meno faticosa. Parliamo, infatti, di un bastone molto lungo in grado da risultare molto maneggevole permettendo di restare sempre in posizione eretta.
Il mocio poi è realizzato in microfibra e questo lo rende idoneo per ogni tipo di pavimento. Del resto basti pensare che il mocio è stato inventato e brevettato proprio da una casalinga americana e, forse, nessuno più di una casalinga può ritenersi esperto in materia.