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Ora legale: cosa cambia domani e come abituare l’organismo

Nella notte fra sabato 25 marzo e domenica 26 marzo, dormiremo un’ora in meno. Lancette dell’orologio in avanti di 60 minuti per il ritorno dell’ora legale.

Il nostro corpo sarà capace di sopportare il sonno che ci viene sottratto? E poi, fin quando è utile questo cambio d’orario ogni sei mesi?

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Si guadagna un’ora di luce naturale ma il nostro corpo potrebbe risentirne di questo piccolo cambiamento. Vediamo insieme.

Ora legale: può dar fastidio all’organismo?

Sarà nella nottata di domani che, alle ore 2 del mattino, dovremmo spostare le lancette dell’orologio un’ora in avanti per il ritorno dell’ora legale. Certo: ne guadagniamo un’ora di luce naturale in più, ma il nostro corpo dormirà un’ora in meno.

Avrà, tutto questo, degli effetti negativi sul nostro organismo? Partiamo dal presupposto che avremo un risparmio di energia elettrica non indifferente che ci accompagnerà verso la stagione estiva. L’ora solare, infatti, non tornerà prima del prossimo mese di ottobre.

Ma questo piccolo mini jet leg potrebbe non esser “del tutto accettato” dal nostro corpo. Quali possono essere, quindi, i possibili fastidi ai quali possiamo andare incontro? Un piccolo sacrificio, un’ora di sonno in meno, per molti potrebbe non cambiar nulla, ma per altri invece sì.

Un piccolo scombussolamento potrebbe verificarsi ma non sarà di certo esagerato. Potrà capitare, di certo, che faremo fatica a prendere sonno o che ci svegliamo più volte nel corso della notte. Perché tutto questo? Stando ad uno studio, è stato visto che l’ora legale influisce sul nostro ritmo cardiaco e su quello che comunemente definiamo “orologio biologico”.

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Come aiutare il nostro orologio biologico

Il sole, da domenica, sorgerà e tramonterà più tardi e questo potrebbe far sì che, per un po’, il nostro ritmo si inceppi e non riusciamo bene a carburare quando svegliarci e quando andare a dormire. Una piccola alterazione che potrebbe ripercuotersi anche sulla nostra produzione di melatonina, una sostanza che viene sintetizzata dall’organismo durante le ore di buio e che contribuisce a farci dormire meglio. Il sonno, così, potrebbe diventare più difficoltoso o arrivare con ritardo.

I bambini e gli anziani sono le categorie di persone che potrebbero avvertire di più questo piccolo cambiamento d’orario. Saranno proprio i genitori, infatti, a notare, lunedì mattina, i loro figli più assonnati e stressati del solito. Ma niente paura: è solo l’effetto dell’ora legale che è tornata.

Per gli adulti invece? Solo tanto sonno e poca voglia di lavorare: potrebbero essere questi gli effetti lunedì mattina. Come rimediare o alleviare tutto ciò? Può essere utile anticipare l’orario di sveglia già durante il fine settimana, in modo da iniziare ad allenare il nostro organismo.

Cerchiamo di evitare quegli alimenti che, invece, attivano i centri della veglia, come il cioccolato, il cacao, il tè e il caffè.

Published by
Rosalia Gigliano