Si sono recati in visita da Papa Francesco i due capitani reggenti della Repubblica di San Marino: Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta. Ricevuti in udienza nel Palazzo Apostolico sono stati a colloquio con il Pontefice.
Un colloquio durato trenta minuti a porte chiuse nel quale sono stati toccati molti temi di politica estera.
Erano già stati in Vaticano, il 5 gennaio scorso, per i funerali del Papa emerito Benedetto XVI i due capitani reggenti di San Marino che fin dalla loro elezione si sono sempre dimostrati vicino alla Santa Sede. Uno dei primi atti del loro insediamento fu, proprio, quello di far arrivare a Papa Francesco un loro messaggio.
I capitani reggenti di San Marino in visita dal Santo Padre
Capitano reggente è il titolo che viene conferito al capo di Stato della Repubblica di San Marino. Sono sempre due e la loro elezione avviene ogni semestre. Il primo ottobre ed il primo aprile di ogni anno, infatti, si tiene la cerimonia di insediamento dei due capitani reggenti.
A pochi giorni dalla fine del proprio mandato, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta, si sono recati dal Santo Padre trattenendosi in colloquio con lui per più di trenta minuti. Molti i temi toccati riguardanti, principalmente, le politiche estere ed i rapporti internazionali. Lo scambio di battute, di opinioni, ha riguardato il conflitto in Ucraina, le relazioni con l’Europa e le migrazioni.
I capitani reggenti, dopo il colloquio con il Papa, hanno incontrato anche il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e il sottosegretario per i Rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Mirosław Wachowski. Anche in questa circostanza si sono trattenuti in colloquio. Alla fine della visita è stata proprio un comunicato della Santa Sede a definire gli incontri dei “colloqui cordiali” e si è precisato degli ottimi rapporti che intercorrono tra il Vaticano e la Repubblica sammarinese.
Nel descrivere i temi trattati, poi la nota della Santa Sede, ha sottolineato che l’interlocuzione e gli sforzi andranno nella direzione di “rafforzare la collaborazione nell’ambito della diplomazia multilaterale”.
Il momento dello scambio dei doni
Naturalmente questa non è stata una semplice visita di commiato visto che i due capitani sono a fine mandato. I capitani reggenti, infatti, possono anche essere rieletti dopo un periodo di tre anni. I due vengono eletti ogni sei mesi dal Consiglio grande e generale solitamente tra appartenenti a partiti diversi in modo da assicurarne una funzione di controllo reciproco.
Tra i capi di stato di San Marino ed il Pontefice vi è stato, poi, il classico scambio di doni. Papa Francesco ha offerto due formelle in ceramica dipinte a mano con smalti a fuoco. Hanno fatto parte dei doni, offerti dal Santo Padre, anche i volumi dei documenti papali. Il Pontefice ha voluto consegnare ai due anche il Messaggio per la Pace del 2023, il Documento sulla Fratellanza Umana firmato ad Abu Dhabi e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020.
Da parte dei due rappresentanti della Repubblica di San Marino, il Papa, ha ricevuto un completo di paramenti per l’altare. Questo realizzato dalle suore del convento di clausura di Santa Chiara, a San Marino. I due capitani reggenti hanno offerto, anche, l’opera di un artista contemporaneo raffigurante il volto di Gesù stampato in argento e deposto su legno di ulivo.